Come sopravvivere ad un film horror, tutti gli errori da non commettere a cospetto di uno zombie
…Che poi ogni volta che esco dalla sala cinematografica dopo aver visto un film horror o leggermente thriller immagino l’omonimo video di Micheal Jackson, mi giro attorno, mi guardo le spalle con la paura che da qualche vicolo possa sbucare la mano decrepita di uno zombie che per primo avanzi aprendo la strada a tutti i suoi “consanguinei”in cerca di carne da strappare a morsi.
Eppure riflettendoci ogni film dell’orrore si basa su una ben chiara raffica di clichet, della serie: leggi la bibbia al contrario ed appare un demone, visiti un sottoscala buio ed in uno specchio si riflette per qualche secondo l’anima di una bambina morta secoli prima, se gli elettrodomestici iniziano a fare le bizze nessuno dei condomini pensa di trasferirsi, belle ragazze fanno la doccia e la mano di un killer incombe sulla spugna profumata di Badedas, colpisci un mostro, lo stendi a terra e non ti passa per la mente di essere certo che abbia davvero esalato l’ultimo respiro; per non parlare di case meravigliose vendute come occasione a due lire, diffidate, ci sarà sempre un misterioso motivo dietro il vostro potere d’acquisto ma continuiamo: viene trovato un dvd senza nome, lo s’inserisce nel lettore e compare uno spettro, siamo rincorsi da qualcosa di strano, saliamo con affanno le scale e non ci viene da pensare che una volta in soffitta non potremo più tornare indietro, ogni volta che qualcuno si trova in una zona disagiata, guarda caso, ha sempre dimenticato di caricare la batteria dell’auto il giorno prima, a cospetto di un inquietante palazzo finiremo sempre e comunque la benzina, chiederemo aiuto senza prestare attenzione allo sguardo famelico di chi ci apre, daremo sempre passaggi a personaggi lugubri, ci troveremo spesso in luoghi dove sono accaduti efferati omicidi giusto nella data del loro anniversario ma sopratutto entrando in un luogo desolato domanderemo sempre “C’è qualcuno??!!” non badando al fatto che in questo modo se davvero il nemico fosse dietro la porta lo aiuteremmo solo a scoprire la nostra posizione.
E’ tutta una serie di errori che palesemente non devono essere compiuti ma nonostante ciò attori, registi e scenografi continuano a prestare il fianco alla signora con la falce, invitandola puntulamente a nozze; continuano imperterriti a frequentare cimiteri di notte , a fissare porte chiuse, a non controllare mai sotto il letto prima di dormire, ad infilare mani nei tombini bui, ad urlare dinanzi a qualsiasi forma di spettro senza pensare, invece, a scappare, continuano a disseppellire morti, aprire libri con croci capovolte, a separarsi dal proprio compagno per cercare qualcuno o qualcosa per poi esserne fagocitati. Viene da pensare che i mostri siano creature stupide ma poichè finiscono col torvarsi sempre dinanzi ad umani dalla poca furbizia alla fine sembrano così terrifici. Possibile mai che nessuno abbia ancora capito la storia del crocifisso e del vampiro? Mi spiego, se in tarda notte dovessimo venire attaccati da un vampiro, riusciremmo mai ad ucciderlo solo mostrandogli un crocifisso? Non è ancora chiaro se è la vittima a dover avere fede in Dio per poter eliminare il nemico o se debba essere il vampiro a “credere” per poter essere terrorizzato dalla croce, ancora come può un vampiro aver fede? E se prima di diverntarlo fosse stato un prete di provincia? Ai non-morti l’ardua sentenza, io domani vado a comprare un po’ d’aglio che è meglio! Buonanotte a tutti e che gli incubi vi siano lontani […eco di sogghigni in lontananza]
Fiorella Quarto
Riproduzione Riservata ®
