Facebook non sempre è uno strumento negativo(capace di originare casi di cronaca nera, pedofilia o alienazione): nuovi esempi mostrano come il celebre social-network possa esplorare nuove ed incredibili frontiere.
L’americana Emily Mortier, grazie a facebook, ha ritrovato sua madre naturale.
La ragazza venticinquenne aveva una voglia matta di incontrare la madre (che non aveva mai conosciuto)ed il fratello: in due giorni, ha rintracciato entrambi.
Dato anche il lungo periodo d’assenza, madre e figlia hanno atteso sette anni, prima di incontrarsi di persona: lunghi anni di contatti virtuali.
Il sospirato appuntamento è avvenuto grazie ad una trasmissione televisiva, “Today Show”: le telecamere hanno ripreso un lungo e commovente abbraccio.
“Volevo ritrovare mia madre perché mi sentivo come se mancasse una parte di me” ha raccontato la venticinquenne alle telecamere dello show in onda sulla NBC. “E’ stato il giorno più bello della mia vita”, ha ribattuto la madre ritrovata, ammettendo i motivi della rinuncia iniziale (non poteva dare a sua figlia la felicità che meritava).
Fortunatamente Emily è stata cresciuta da una madre adottiva amorevole e da due fratelli “ acquisiti” più grandi; fin dall’adozione, la madre “scelta” ha scritto lettere annuali alla madre naturale, descrivendole la crescita della bambina.
Facebook scardina la privacy anche attraverso modalità negative e spesso involontarie.
Un anno e mezzo fa, la signora Cheryl Jones, sud-gallese di Tredegar, ha scoperto che la figlia (la sfortunata Karla) era morta, attraverso il profilo facebook della ragazza.
Difatti gli investigatori, non trovando parenti vicini della giovane deceduta, decisero di scrivere la triste notizia sul profilo facebook della poveretta.
Fu il cugino Barry a leggere basito le condoglianze in rete e ad avvisare tutti i parenti, compresa la povera madre.
Troppe volte le ragazze si mostrano semi-nude su facebook: spesso per manie d’esibizionismo ma anche, d’ora in poi, per motivi seri.
E’ nata una nuova metodologia dietetica che funziona entro dodici settimane: lo stimolo è la volontà di mostrare online, immagini snelle in biancheria intima o costume estivo (la vergogna di mostrare i chili in eccesso, spinge le ragazze a correre ai ripari).
L’ideatore, Frank Gorman, ha progettato una ricetta ben precisa: nessun calcolo calorico, riduzione carboidrati, tre pasti abbondanti il giorno ed esercizio fisico per quattro volte la settimana.
Da aprile, due mila persona hanno aderito all’iniziativa: è un piacere poi postare corpi perfetti online.
Il costo è di quarantanove sterline (cinquantanove euro) ma è difficile superare l’impatto iniziale: la ragazza, infatti, è costretta a postare una propria immagine ingrassata, tale da comportare un confronto dopo dodici settimane; la foto è visibile solo da un gruppo di gente con gli stessi “problemi”: ma in ogni caso le ragazze tendono a presentarsi con vestiti grandi, tali da “camuffare” le rotondità, mentre dopo la dieta sono orgogliose di mostrarsi in bikini.
Nuove frontiere offre facebook: importante è rimanere sul limite dell’umanità, evitando che il virtuale non sconvolga la vita reale.
Rey Brembilla
Riproduzione Riservata ®