Il nuovo stadio del Napoli sembra prendere forma. Lo scorso otto maggio al Comune è stato presentato il concept per la nuova casa dei partenopei. Il progetto è promosso da un gruppo imprenditoriale guidato da Maria Luisa Faraone Mennella realizzato da Arup. La zona scelta per la nuova casa dei partenopei è il quartiere di Ponticelli. Il progetto sarà totalmente finanziato da privati e l’impianto è stato pensato a forma di conchiglia: ci sarà una curva più piccola di un’altra e sarà garantita massima visibilità in ogni settore. Lo stadio sarà costituito da diversi anelli, che vanno dai posti popolari fino agli sky-box. Lo stadio avrà una capienza di cinquantacinque mila posti, sembrerà una ‘’conchiglia’’ adagiata ai piedi del Vesuvio. I lavori dovrebbero durare tre anni, salvo complicazioni. Una volta terminato la costruzione dello stadio si partirà con il restyling del San Paolo. L’attuale campo di gioco sarà stravolto, saranno tolti il terzo anello, la copertura, le parti di ferro, la pista di atletica rifatta e messa a norma.
Il vecchio stadio diventerebbe una sorta di ‘’ casa’’ per l’atletica, con l’organizzazione di meeting internazionali. In ultimo è prevista la costruzione di un pala eventi di 12mila posti. Il tutto dovrebbe costare 700 milioni di euro. Progetto veramente ambizioso, sperando che la costruzione di questo nuovo stadio segua una continua crescita della squadra e della città. Il futuro sulla carta sembra radioso per il nuovo stadio del Napoli, la realtà attuale è diversa. Sono molte le lettere di protesta dei tifosi azzurri sui giornali, sui siti per le condizioni in cui versa lo stadio. I servizi igienici, la copertura che fa passare l’acqua, i posti nominativi occupati da altri le lamentele più comuni. Il primo posto delle lamentele, da parte dei tifosi, è la mancanza del tabellone allo stadio. Il tabellone fu rimosso per i lavori di restauro per i mondiali del novanta, non è stato più rimesso. I tifosi speravano nella sua comparsa per la stagione che riportava in Coppa Campioni la squadra dopo ventidue anni speranza vana. Oltre a questi disservizi che non rendono onore alla squadra e al pubblico è notizia di questi giorni che il comune ha provveduto a spostare una cinquantina di dipendenti che si occupavano, a turno, della manutenzione e della sorveglianza dello stadio di Fuorigrotta. I dipendenti, tramite mazzetta di 50 euro, permettevano ai giovani sposi di fare le foto dentro il campo di gioco, alle giovani coppiette di fidanzati di entrare con la macchina per stare da soli con la ragazza nei sottopassaggi dello stadio. Una vicenda purtroppo che potrebbe far sorridere a molti ma conferma come il malcostume nel paese è celato anche nei posti più impensabili.
Ciro Florio
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