Il Tunnèl chiude i battenti

Storico luogo di aggregazione del centro di Napoli, il Tunnèl, termina la propria esperienza a causa degli ormai difficili rapporti con gli abitanti della zona.

Aggregazione, socialità, animazione territoriale, supporto ai cittadini: queste le attività finora proposte dal Tunnèl, situato nel centro storico di Napoli – in vico Lazzi, 2 a Santa Chiara. Un “Laboratorio permanente di buone pratiche” – così è anche definito il Tunnèl – un’esperienza di rete che ha visto, nel corso degli anni, la collaborazione tra numerose associazioni napoletane, tra le quali l’Unione degli Universitari, la fabbrica di Nichi “Noi Res(is)tiamo Qui”, l’associazione anticamorra “Scetammece”, l’associazione di professionisti indipendenti delle arti visive e dello spettacolo “Oltrecielo.com”, la Federconsumatori. Un lavoro complesso e impegnativo, che ha visto coinvolti giovani e meno giovani, dando valore al capitale umano e garantendo all’utenza spazi di aggregazione sociale, supporto scolastico e persino assistenza legale, implementando le cosiddette “buone pratiche”, le azioni positive per il benessere e la rivitalizzazione del territorio.

Un centro multifunzionale che accolga fasce diverse di popolazione, questa l’idea alla base della realizzazione del Tunnèl: la possibilità, per gli abitanti del centro storico, di trovare spazio e sostegno per i giovani studenti come per i disoccupati, per i lavoratori come per le famiglie, esprimendo esigenze, bisogni, idee per la crescita sociale e civile del territorio.

Per questo, il Tunnèl è stato, fino a qualche giorno fa, uno spazio sempre aperto alla cittadinanza e le innumerevoli attività proposte, svolte lungo l’arco dell’intera giornata, sono sempre state molteplici: dai corsi di Lingua per stranieri ai Laboratori di Teatro, Musica, Fotografia, Cinema, Danze popolari; dal Centro servizi universitario allo sportello Caaf della CGIL – che offre servizi gratuiti a studenti e famiglie; dall’assistenza legale per aziende offerta da Federconsumatori allo Sportello di Orientamento al Lavoro – rivolto a coloro che, affacciandosi al mondo del lavoro, necessitano di un supporto concreto che vada dalla redazione corretta del curriculum vitae all’aggiornamento in merito ad eventuali richieste di lavoro fino a promuovere la conoscenza dei diritti fondamentali del lavoratore, spesso poco noti soprattutto ad alcune fasce di popolazione.

Un fortino di partecipazione democratica ed un presidio di legalità e cultura: il Tunnèl è arte, buona politica, formazione e divertimento; pur reggendosi in piedi grazie alle energie e alle risorse delle associazioni coinvolte, il Tunnèl è, infatti, una struttura che richiede ingenti spese di mantenimento: non ricevendo il sostegno dei finanziamenti pubblici, l’organizzazione ha previsto concerti e serate musicali, ospitando le migliori band emergenti della scena musicale italiana e internazionale, scegliendo, ancora una volta, di promuovere la rivitalizzazione del tessuto urbano, portando vitalità laddove, dopo un certo orario, è il deserto.

Proprio queste serate sono diventate motivo di scontro con il “vicinato”: gli eventi aggregativi e l’energia dei giovani partecipanti si sono trasformati pian piano in fastidio e rumore; da qui la decisione, diffusa con un comunicato stampa di pochi giorni fa, di chiudere i battenti, mantenendo inalterate soltanto le attività già in programmazione e svolgimento.
“La rivalutazione culturale del centro storico, sentita come tale dagli utenti dello spazio (universitari, associazioni, artisti, giovani e mamme del quartiere), non è stata più percepita allo stesso modo da chi abita nella zona antistante” si legge nel comunicato stampa. “Noi siamo nel Tunnèl perché non abbiamo mai accettato i compromessi proposti da chi ci voleva affidare beni confiscati o spazi pubblici in cambio di legami clientelari. Quelle persone invece sono in quelle case a causa di uno stato che non garantisce loro alcuni dei più basilari diritti: la casa e il lavoro .Quando l’essenziale viene a mancare diventa piuttosto scontato che tutto ciò che abbiamo provato a proporre appaia come un superfluo rumoroso”.

Il Tunnèl, dunque, chiude i battenti, ma le risorse attivate dalla rete di associazioni in questi anni di proficua collaborazione non andranno certamente disperse: la rete continuerà, infatti, a lavorare per la città e a perseguire gli obiettivi che hanno finora animato il Tunnèl, in attesa di un appoggio istituzionale che dia nuovamente concretezza all’esperienza del “Laboratorio permanente di buone pratiche” del centro storico.

Sara Di Somma

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