Il primo testimonial della pubblicità del “ Cynar” fu Ernesto Calindri, in seguito Elio delle “Storie Tese”.
Stuzzicante ma un po’ improbabile è l’idea di sorbirsi pacificamente la bevanda in mezzo al traffico della città: “ contro il logorio della vita moderna”, dice il famoso slogan.
Oggi questa non è più una pubblicità impossibile, ma è una frase che tutti possono dire se si trovano dalle parti di Parigi d’estate.
A Parigi dal 20 Luglio al 18 Agosto partirà la dodicesima edizione del “ Paris Plages”: 53.000 mila metri quadri d’acqua saranno a disposizione, gratuitamente, a tutti i parigini e non solo.
Le rive della Senna si trasformano in spiagge artificiali: giocare, abbronzarsi, sorseggiare un drink.
Non mancheranno piscine, gare sportive ( kayak, pedalò, barche a vela e canoe) con tanto d’istruttori esperti, concerti, balli e giustamente anche corrette rampe per passeggini e sedie a rotelle.
La curiosa spiaggia è aperta dalle otto di mattina fino addirittura a mezzanotte.
I luoghi frequentabili sono: la riva destra della Senna dal Louvre al Pont de Sully (non è male l’idea di un bagno dopo una visita al museo), la stazione di Port de la Gare e Bassin de la Villette( sarà possibile uscire dalla metropolitana ed entrare direttamente in spiaggia).
Ovviamente Parigi non avrà solo la spiaggia come polo d’attrazione ma anche un campo di minigolf, un nuovissimo bowling, scuole di danza ed una visita guidata fino ad un tratto della Senna.
La curiosa iniziativa fa scaturire alcune riflessioni sui tempi che cambiano, un vecchio detto ma più che mai attuale.
Una volta quando qualcuno aveva problemi economici si diceva “ vivesse sotto i ponti”: la crisi di questi anni non denigra più il modo di dire, anzi lo fa diventare un fenomeno di moda.
Non sarà difficile che qualche bagnante abbia come vicino magari un “ barbone”, che incuriosito vuole anche lui meritarsi qualche momento di relax.
Le prime civiltà furono create vicino ai fiumi (poiché utile era il trasporto delle merci ed il clima era più salubre): oggi il fiume diventa anche un luogo di divertimento, è un sintomo di consumismo che la civiltà usi qualcosa d’essenziale come segno di frivolezza.
Per fortuna in Francia è finita da un pezzo la Rivoluzione Francese, che nacque a causa dei privilegi dei nobili e anche dei loro vizi sfrenati.
Robespierre si metterebbe le mani nei capelli osservando che i “ nipoti della rivoluzione” usano la Senna per divertirsi.
Probabilmente i rivoluzionari oltre alle piscine, monterebbero una ghigliottina in spiaggia: uno strumento che non farebbe divertire nessuno.
L’Italia potrebbe usufruire di quest’idea nei confronti dei suoi fiumi e non sarebbe solo un motivo per rallegrare le metropoli e dare un po’ di sollievo a chi non può permettersi le vacanze.
Un’iniziativa simile porterebbe la gente e le giunte comunali a non inquinare più i fiumi: tutti vorrebbero godersi qualche ora di sole e di bagni ma nessuno vorrebbe morire avvelenato per questo!
Rey Brembilla
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