Tre militari italiani sono deceduti, e un quarto è ricoverato in ospedale, a seguito di un incidente stradale avvenuto ieri mattina a una ventina di chilometri da Shindand, nell’Afghanistan occidentale, al confine con la provincia di Farah, una zona considerata “calda” per l’alta presenza di talebani. I militari, tutti appartenenti al 66esimo Reggimento fanteria “Trieste”, di stanza a Forlì, facevano parte di una pattuglia che si stava recando a recuperare un’unità bloccata a causa delle condizioni meteo particolarmente avverse, le stesse che potrebbero essere il motivo che ha portato il mezzo lince a ribaltarsi mentre attraversava un corso d’acqua, intrappolando così al suo interno, i militari dell’equipaggio che sono successivamente deceduti.
Le vittime sono: il caporal maggiore capo Francesco Currò, 33 anni di Messina, il primo caporal maggiore Francesco Paolo Messineo, 29 anni di Palermo e del primo caporal maggiore Luca Valente, 28 anni di Gagliano del Capo (Lecce). Un quarto militare, è ricoverato in ospedale in ipotermia, ma non è in pericolo di vita. I tre soldati del reggimento fanteria “Trieste”, sono le prime vittime italiane del 2012. Ricordiamo che dall’inizio della missione di pace sono 49 i nostri militari che hanno perso la vita in Afghanistan.
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