“Saluto tutti quelli che mi vogliono bene, mio padre, mia sorella, zii e zie, e tutti i miei amici, in Italia e nel mondo. Voglio dire loro di non preoccuparsi. Sono forte. È tutto finito, va tutto bene. Non ci sono problemi”. Il corrispondente del Tg1 Agostino Mauriello, gli poi chiesto della sua magrezza: “È il risultato di 28 giorni di vacanza pagata, i maoisti hanno cercato di darmi il meglio che potevano, ma qualche problema c’è stato, il cibo era quello che era, e per due volte ho avuto la malaria. Sono abituato, per anni sono andato nella foresta da solo”. “La vera difficoltà, sottolinea Bosusco riferendosi al compagno di prigionia Claudio Colangelo, rilasciato il 25 marzo, è stata quando c’erano altre persone che dipendevano da me, dopo invece è andata meglio”.
Ricostruzione della liberazione – Bosusco è stato affidato dai rapitori a un mediatore indiano, Dandapani Mohanty, nel distretto di Kandhamal. All’ultimo momento gli insorti avevano avanzato un’altra pretesa: la scarcerazione di Aarti Majhi, rinchiusa da due anni nella prigione di Berhampur per coinvolgimento in attività sediziose; oggi è prevista l’udienza in cui sarà esaminata la richiesta di libertà su cauzione, presentata dai difensori della donna. Non è escluso che si sia però trattato solo di un diversivo dei sequestratori per prendere tempo e riuscire ad allontanarsi una volta rilasciato Bosusco: questi al momento della richiesta sarebbe infatti già stato rilasciato.
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