Il dato di questa settimana è il seguente e ci viene comunicato da Istat : il tasso d’inflazione medio annuo per il 2011 è pari al 2,8%, in sensibile accelerazione rispetto all’1,5% del 2010. Si tratta del valore medio annuo più alto dal 2008 (+3,3%) e sarebbe anche in una progressiva accelerazione. Vorrei partire dal commento dell’UGL (Unione Generale del Lavoro) dei dati Istat sull’inflazione. Continua il rincaro dei prezzi, dai beni di prima necessità ai carburanti, e a pagarne il prezzo sono lavoratori e famiglie. Il segretario confederale dell’Ugl, Paolo Varesi ha affermato che le famiglie fanno già fatica ad arrivare a fine mese per effetto della diminuzione del reddito disponibile e per l’aumento della tassazione: con carrello della spesa sempre più salato e i forti rialzi dei prezzi di tutti carburanti la situazione peggiorerà sempre di più.
Il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) ci calcola una stangata di 1.257 euro per una famiglia di 3 persone, in particolare sui beni ad alta frequenza di acquisto che, nella media del 2011, hanno registrato un aumento del 3,5%, equivalente ad una spesa aggiuntiva, rispetto al 2010, pari a 476 euro per una famiglia di 3 persone.
Anche per quanto riguarda il settore abitazione, acqua, elettricità e combustibili, la dinamica tendenziale dei prezzi ha risentito degli effetti degli aumenti dei prezzi delle materie prime energetiche, portandosi dal 3,1% del quarto trimestre 2010 al 6,2% del quarto trimestre 2011.
L’aumento delle accise e dell’Iva come era prevedibile secondo Adiconsum pesa enormemente su tutta la filiera dei prodotti trasportati su gomma e non solo, oltreché sull’aumento dei servizi come ad es. il trasporto aereo. Queste misure finiscono con l’avere un effetto recessivo, anziché di crescita, sull’economia sviluppando tassi d’inflazione che uniti alla recessione in atto hanno costi pesantissimi sui consumatori e sulle stesse uscite economiche del Governo (costi della PA, ecc.)
In particolare sull’aumento delle accise servono controlli costanti soprattutto per contrastare il fenomeno della speculazione. La benzina aumenta dell’1,9% su novembre, mentre il relativo tasso di crescita tendenziale scende al 15,8% (dal 16,6% di novembre). Secondo quanto comunica l’Istat, il prezzo del gasolio per mezzi di tasporto segna un rialzo congiunturale del 5,6% e cresce su base annua del 24,3% (dal 21,1% di novembre). Si tratta del livello più alto dal luglio del 2008.
Giusy De Angelis
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