La Juventus batte il Napoli, stacca i partenopei di tre punti è inizia la sua prima minifuga del campionato. La partita di Torino ha per l’ennesima volta evidenziato i limiti caratteriali dei giocatori azzurri e i limiti tecnico-tattici di Mazzarri. Gli azzurri come sempre nelle partite importanti sono apparsi frastornati. Dopo neanche un minuto hanno permesso a Giovinco di tirare a porta da buona posizione. I partenopei hanno cercato di contenere il furore agonistico degli avversari: Hamsik seguiva Pirlo, Zuniga bloccava Lictistneir, Maggio conteneva Asamoah. Queste marcature dovevano poi permettere ai napoletani di ripartire velocemente, cosa che non è quasi mai successa. I giocatori di Mazzarri hanno sbagliato spesso semplici appoggi per far ripartire l’azione e soprattutto se riuscivano, passavano al proprio compagno che aveva di fronte ben tre bianconeri. Questo è stato il live movie dell’intero incontro, a questo ci mettiamo le prestazioni disastrose di Pandev e Maggio che hanno fatto in sostanza giocare in nove il Napoli.
I due giocatori sono diventati un caso. Il macedone dopo la superprestazione contro il Parma sembra caduto in letargo e la rete con l’Udinese non ha risvegliato le sue prestazioni. Il laterale destro della Nazionale non corre su e giù come faceva la scorsa stagione oltre a non riuscire mai a mettere un cross decente in aerea. Cavani su punizione coglie una traversa su punizione ma è stata l’unica occasione di tutto il match per gli azzurri, troppo poco per una squadra che vorrebbe vincere il titolo. Nella ripresa i padroni di casa perdono per infortunio Vidal e Asamoah, sostituendoli con Caceres e Pogba. Proprio i due nuovi entrati regalano la vittoria. Il primo su colpo di testa su corner, il secondo con un eurogol viziato da fortunoso rinvio. Il tecnico del Napoli è finito giustamente sulla graticola per la gestione del match. Nessuno ha condiviso la scelta di tenere ancora in campo Maggio quando hai in panchina un Mesto che sa fare sia la fase di attacco sia quella difensiva, ma soprattutto non sostituire Pandev quando hai un talento come Insigne, che in settimana con un eurogol in Under21 aveva spianato la strada alla nazionale, uno dei pochi giocatori che sa superare l’uomo messo in campo solo gli ultimi cinque minuti a risultato compromesso. Negli ultimi quindici minuti, con i padroni di casa in debito di ossigeno perché non mettere forze fresche per tenere almeno in allarme la retroguardia bianconera? Ma che segnale si da panchinari se i titolari anche se giocano male non sono sostituiti, com’è assurdo che gli azzurri non ha un giocatore capace di essere pericoloso su calci d’angolo e sulle punizioni. Sperando che questa sconfitta sia di lezione al tecnico, alla squadra e alla società perché Lazio, Inter e Roma si fanno sempre più sotto con la spada di Damocle della sentenza sul calcioscomesse ormai alle porte.
Ciro Florio
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