La Primavera è arrivata e con lei tanti profumi nell’aria, trasportati da lievi brezze tiepide. Profumi di diversi fiori, di prati rigogliosi, di.. di.. cioccolato e dolci pasquali!
Fate la valigia con i cenci più colorati ed allegri che avete ma mentre la riempirete, dimenticate le temperature miti di cui sopra.. Vi porto nei Paesi Nordici! Piumini alla mano, sciarpe e guanti e.. dritti tra le nevi a sbirciare come viene festeggiata la Pasqua da svedesi, finlandesi e danesi!
Siamo in Svezia!
Brrr, si gela! Guardatevi intorno, tutto è candido perché ricoperto da fitta neve.
Si fatica a restare con gli occhi aperti a causa di tutto questo accecante biancore.
Cammineremo sotto il nevischio ancora per poco, ve lo prometto e..
.. Guardate!
Una casa dal cui comignolo esce il fumo di un caminetto certamente acceso! Che teporino, ci sarà..
E seguite la traiettoria del mio dito puntato! C’è quel gruppetto di bambini intento ad addobbare l’esterno della loro casa con luci ed uova colorate!
E quel vikingo stangone? Lo so, non c’entra nulla con la Pasqua ma meritava..
Uh, sta entrando nella casa che vi avevo indicato, a questo punto vale abbondantemente la pena autoinvitarci! Andiamo!
L’uscio ligneo dell’abitazione è graziosamente decorato con rametti di salice e betulla, piume colorate e qualche uovo dipinto qui e là. La porta è socchiusa, facciamo capolino.. Accidenti che odorino di cucinato! Seguiamo il profumo come dei cani segugi, ci porterà sicuramente in cucina..
Ragazzi, che tavola imbandita! Johannes (così si chiama il vikingo) ci ha appena invitato allo smörgåsbord, ovvero un buffet composto da aringhe, salmone, patate, uova, ed anche polpette e salsicce. E poco distante, un cestino con uova coperte da carte luccicanti, che attirano la nostra attenzione più di quanto Johannes faccia. Durante il pranzo pasquale, invece, si mangiano principalmente uova sode con il guscio colorato e decorato (se volete prendere questa idea, utilizzate colori per alimenti, mi raccomando. La superficie porosa del guscio dell’uovo permette l’infiltrazione della sostanza all’interno dell’uovo).
E quei rametti sparsi ovunque, cosa sono? Sono i gattici benedetti, una sorta di corrispettivo delle nostre Palme benedette. Infatti si danno lo stesso giorno e vengono chiamati gattici perché questi rami di pioppo bianco con le gemme assomigliano molto alla coda di un gatto.
Risa e schiamazzi in arrivo, un ciclone di bambini mascherati viene a farci festa! Dovete sapere che qui, il giorno di Pasqua, i più piccoli si travestono da påskkärringar (streghe di Pasqua), dipingendosi il viso e indossando grembiuli colorati, gonnellone e foulard. Poi vagano di casa in casa con delle cartoline di auguri principalmente fatte da loro, chiedendo in cambio dei dolcetti, un po’ come il nostro Halloween. Questa tradizione perché? Beh, questa usanza risale al Medioevo, quando era in voga la Stregoneria.. Un po’ per far esorcizzare ai bambini la paura delle streghe che, stando alla tradizione pagana, la Pasqua era il momento in cui esse partivano per la Blåkulla (Montagna Blu).
Ma ora auguriamo a questa solare famiglia svedese Giad Pàsk (buona Pasqua, nella loro lingua) ed incamminiamoci alla ricerca di usanze finlandesi.
Anche in Finlandia l’accezione della festa pasquale è poco religiosa ma legata ai riti (per lo più pagani) per festeggiare l’arrivo della Primavera.
Anche qui le case espongono decorazioni floreali, che siano vere o di carta velina. Purchè siano colorate! Ed i bimbi si travestono da maghetti e streghe, recitando filastrocche portafortuna (anziché consegnando biglietti di auguri come in Svezia) e chiedendo in cambio dolci o monetine. Ma vanno anche alla ricerca delle uova di cioccolato che i genitori ed i membri della famiglia hanno nascosto in giro per la casa. In casa e solo in casa perché i giardini sono ancora abbondantemente ricoperti di neve..
Sì, decisamente la Pasqua in Finlandia ha un po’ gli stessi riti e tradizioni della vicina Svezia. Una lieve differenza è che durante il pranzo pasquale, i finlandesi consumano il “Pasha“, un caratteristico dolce (iper-ipercalorico!) a base di formaggio. Se voleste la ricetta, eccola!
Ma il Pasha non è l’unico piatto tradizionale finlandese, a Pasqua. Un altro, infatti, è il mämmi. Si tratta di un eccellente dessert composto da farina di segale, melassa e scorza d’arancia. Diciamo che la sua preparazione non è tra le più celeri: dura delle ore, e poi deve essere raffreddato per tre o quattro giorni prima di essere servito con crema o zucchero.
Ma la vera grande usanza finlandese, che la caratterizza dagli altri Paesi Nordici, è quella di accendere grandi falò che, sempre stando alle tradizioni popolari, hanno il compito di spaventare gli spiriti maligni che vagano liberamente per i boschi durante la giornata del sabato che precede la Pasqua.
Ed in Danimarca, invece, cosa accade a Pasqua?
Anche qui è tradizione addobbare la casa e la tavola con fiori e decorazioni di colore giallo. O meglio, la tradizione vuole che tutto sia colorato di colore giallo, dalle candele alla tovaglia, dalle uova ai rametti. Tutto, quanto più possibile.Per questo motivo i danesi chiamano i narcisi “Fiori di Pasqua“.
Anche qui, la giornata di Pasqua passa all’insegna della caccia al tesoro delle uova pasquali, che per i bambini vengono nascoste dal coniglietto pasquale (null’altro che i genitori). E chi trova più uova, vince un premio extra!
Ma anche la Danimarca ha una tradizione propria, un’usanza seguita solo lì: quella di scrivere un gækkebrev ad un familiare o ad un amico.
I che? I gækkebrev!
Sono testi o poemetti in rima. La caratteristica è che sono senza la firma dell’autore. Il destinatario dovrà, quindi, indovinare da chi riceve il poemetto. E se il destinatario non riuscirà a smascherare l’autore, gli dovrà regalare un Uovo di Pasqua!
Insomma, a quanto pare non è solo il Natale ad essere molto sentito in queste bianche e ghiacciate terre.
Ma il bianco viene infranto dai mille colori con cui si addobbano le dimore, ed il ghiaccio viene sciolto dal calore umano che solo i bambini sanno trasmettere. Specie se mascherati ed in festa.
E’ giunta l’ora di tornare a casa, anche stavolta.
Fate buon viaggio di rientro, io vi manderò una cartolina da parte mia e di Johannes!
La redazione
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