È così che la famosa azienda giapponese sviluppatrice di videogiochi SEGA, dà vita ad una nuova generazione di videogiochi, inaugurando tale evento con un survival horror dove si affrontano in prima persona gli incubi di ogni nostra notte: zombie, bestie e folli in un potpourri di situazioni che vagano nell’assurdo. Creato per la sola piattaforma XBOX, Rise of nightmares è un gioco legato all’uso del sensore Kinect che, in quanto rilevatore dotato di proiettore ad infrarossi, dà modo al giocatore di diventare il personaggio principale della storia.
Da amante di tale genere non potevo mancare all’acquisto di questo allettante gioco che, a parer mio, è un’ottima strada per raggiungere la psicoanalisi di gruppo. Inutile negarlo, l’attesa rivolta ad un gioco simile si era già manifestata gli inizi del XX secolo con un famosissimo videogioco: Resident Evil, conosciuto in Giappone con il nome di Biohazard, nella quale lo scopo è quello di sopravvivere con armi da fuoco e scarse munizioni ad orde di zombie e mostri di ogni genere. Chi non ha mai sognato di trovarsi proprio lì, in quella città popolata da tutto ciò che non vorresti mai trovarti avanti, e cantargliene quattro a suon di fucili d’assalto e revolver Colt Anaconda con proiettili 44 Magnum? Le armi son diverse ma l’obiettivo rimane lo stesso: sopravvivere, ma questa volta con armi di fortuna tra le quali coltelli affilati, tubi, pugni di ferro e motoseghe. Il protagonista è un uomo, Josh, che nell’intento di godersi una bella vacanza in Romania litiga con la moglie Kate all’interno di un vagone del treno nel quale viaggiano. Kate scopre che il marito ha mentito riguardo al suo rapporto con l’alcool e delusa va via dalla cabina per poi invitare Josh, tramite una breve lettera, nel vagone ristorante e risolvere il problema. Nel raggiungere il posto indicato dalla moglie, il nostro personaggio incontrerà diversi individui tra i quali una cartomante rumena che gli svelerà l’arrivo di una presenza oscura. Una volta arrivato al vagone giusto, la “presenza” non si farà attendere, incorniciando l’inizio dell’avventura di Josh con la figura di un uomo che si schianta sul vetro della porta imbrattata di sangue del vagone ristorante. Signori miei, gambe in spalla, avrete da correre, nuotare, arrampicarvi e scendere buie scalinate. Non vi resta che “toccare” l’impalpabile mondo degli inferi a portata di mano, proprio lì, dinanzi al televisore della vostra sala da pranzo. Enjoy…
Ira Green
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