Alzi la mano chi nei giorni scorsi, alla notizia della retrocessione del River Plate in seconda divisione argentina, l’equivalente della nostra serie B, non ha pensato che ora tanti campioni finiranno sul mercato ad un prezzo d’occasione. Alzi la mano chi non ha pensato a Erik Lamela.
E al diavolo la gloriosa società, la squadra con più scudetti dell’Argentina, l’evento più unico che raro mai successo il 110 anni di storia; e chi se ne importa anche dei rischi di bancarotta per la società e degli scontri tra i tifosi. Sembra brutto dirlo, ma il primo pensiero di molti, se non di tutti, è andato ai tanti campioni, o presunti tali a giudicare dal risultato, che ora il River sarà costretto a vendere, o meglio a svendere.
Ci hanno pensato di sicuro i tifosi di mezza Europa e sicuramente ci hanno pensato i presidenti delle tante società che si ritrovano ottimi calciatori a buon mercato. Solo in Italia, per esempio, sono diverse le squadre che potrebbero accogliere i calciatori del River. L’ultima voce in tal senso arriva da Palermo: i rosanero sarebbero interessati a Ezequiel Cirigliano, centrocampista classe 1992.
Ma ovviamente il pezzo pregiato è Erik Lamela, anche lui centrocampista e anche lui classe 1992, inseguito dallo stesso Palermo, ma anche da Roma e Napoli. In realtà tra i tifosi del Napoli l’entusiasmo per l’ingaggio dell’argentino è andato via via scemando, soprattutto vista la deludente prestazione dello stesso nel doppio spareggio contro il Belgrano di Cordoba. Un doppio confronto che deve aver guardato anche il presidente Aurelio De Laurentis e forse anche per questo nelle ultime ore ha dichiarato “Lamela ha bisogno di 2 o 3 anni ancora. Bisogna fare su di lui un grosso investimento, non so quanto convenga farlo”. Che sia solo pretattica quella del Presidente? Difficile dirlo, soprattutto se il tutto avviene mentre in casa Napolisi è distratti dalla grana Marek Hamsik.
Tanto per non buttarla in politica si tratta il sequel delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi, pronunciate durante la scorsa campagna elettorale per le amministrative della città partenopea. “Il Milan non comprerà Hamsik” aveva detto il presidentissimo e a fargli eco era stato Adriano Galliani. La seconda parte della storia è arrivata con le dichiarazioni dello slovacco che, in un’ intervista rilasciata al quotidiano slovacco Pravda, ha di fatto aperto le porte al Milan con frasi tipo: “Non è facile prevedere il momento giusto per andare via, ma ho voglia di iniziare a vincere qualcosa”, o anche, parlando di un eventuale passaggio in rossonero, “Sarebbe una svolta nella mia carriera. Sono giovane, ma al momento non ho vinto nulla. Nè il campionato e nè una coppa, direi che è ora di iniziare a vincere”. Di cose da obiettare al discorso di Hamsik ce ne sarebbero tante, ma per ora non resta da constatare che il terzo momento di tutta questa storia dovrebbe essere il passaggio del centrocampista slovacco alla corte di mister Allegri. Provando allora a collegare le due situazioni, le dichiarazioni di De Laurentis in merito a Lamela si spiegano in diversi modi: il primo, già ipotizzato, è che davvero il ragazzo non l’abbia entusiasmato. Lamela è un talento in prospettiva secondo il presidente e con la partenza di Hamsik il Napoli a centrocampo avrà bisogno di certezze. La seconda possibilità è che la cessione di Hamsik frutterebbe un bel gruzzoletto che potrebbe essere rinvestito verso altri obiettivi. Secondo le prime indiscrezioni il prezzo fissato dalla società per Hamsik sarebbe di 40 milioni, o senza voler quantificare “una proposta indecente”, come ha sottolineato il presidente De Laurentis. Parole che servono a spaventare le pretendenti, compreso il Milan che, incassate le dichiarazioni del centrocampista, per ora se ne sta in disparte in attesa di sferrare il colpo. La sensazione però, è che ora De Laurentis non se la possa cavare così semplicemente: è in ballo il futuro del Napoli, ma soprattutto è il banco di prova per la società che ora deve dimostrare se davvero vuole diventare una big. Una società importante, in questi casi, fa anche la voce grossa pur di salvaguardare la permanenza in rosa di un giocatore di indubbio talento e di appena 24 anni. E soprattutto non lo vende ad una diretta concorrente ( crediamo che il Napoli aspiri a lottare con le grandi) cedendole un calciatore che per caratteristiche è al momento difficile da sostituire.
In attesa di scoprire la sorte di Hamsik, appare evidente che a sostituire lo slovacco non possa essere Lamela. In pole per l’argentino resta dunque la Roma: Walter Sabatini, è forte dell’accordo con il papà del calciatore ottenuto durante il primo viaggio in Argentina. La Roma è pronta a prendere il gioiellino in saldi del River, anche se, secondo i ben informati, solo per girarlo al Palermo, per arrivare a Pastore.
Insomma Lamela tutti lo vogliono ma nessuno se lo piglia, per il momento. Però non c’è fretta: Il supermercato River ha appena aperto e la stagione dei saldi è cominciata solo da pochi giorni.
Umberto Rennella
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