Se Atene piange, Sparta non ride. Udinese e Lazio perdono l’occasione di allungare il passo sul Napoli e rischiano grosso considerato il cammino incessante dei partenopei.
Nel posticipo della ventisettesima giornata di campionato, difatti, il Bologna sbanca l’Olimpico con un secco 3 a 1 e si porta sempre più verso una tranquilla salvezza che sembrava molto poco auspicabile fino a che in panchina sedeva Pierpaolo Bisoli. Una Lazio allo sbando si ritrova sotto di due reti e poi con due uomini in meno (uno nel primo ed uno nel secondo tempo).
Discorso diverso per l’Udinese che invece parte lenta sul campo del Novara che ritrova in panchina l’amato Tesser. La squadra di casa si ritrova a fine primo tempo col risultato di uno a zero grazie alla rete di Jeda scaturita dall’assist di Beppe Mascara che ritrova un posto tra i titolari. Ma l’Udinese non ci sta e tenta il tutto per tutto nel secondo tempo: da segnalare anche una rete regolare dei friulani annullata per fuorigioco inesistente, nonostante ciò a fine partita Guidolin, come è nel suo stile, non ne ha voluto sapere di condannare l’arbitro.
E mentre Lazio ed Udinese rallentano c’è un popolo che sorride, quello napoletano. Un mese fa sembrava a dir poco impossibile una ripresa così esaltante, soprattutto dopo il mercato (?) fallimentare di gennaio della squadra azzurra e dopo le dichiarazioni del patron azzurro “a Napoli non avete mai vinto un cazzo”.
L’ambiente ora è compatto e si prepara alla sfida storica con il Chelsea guardando con fiducia al campionato, soprattutto dopo i risultati di stasera.
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