E’ morto ieri, 5 dicembre, Nelson Mandela, detto anche Madiba, politico sudafricano, primo Presidente ad essere eletto dopo la fine dell’apartheid. Il suo impegno civile e politico ha ispirato milioni di persone a battersi contro le oppressioni di ogni natura, l’intolleranza e l’ingiustizia. Ricordare Nelson Mandela significa ricordare la figura di un uomo esemplare, la sua dignità e integrità morale nonché la vicenda emblematica di un uomo che ha contribuito a cambiare, con la sua lotta per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza, intere pagine di storia. Il cinema come di solito ama fare ha omaggiato Mandela già nel corso della sua lunga e impegnata vita, senza aspettare la sua morte.
Già nel 1987, l’attore statunitense Danny Glover, noto soprattutto per aver preso parte a pellicole quali: “Fuga da Alcatraz” e “Il colore viola”, ha interpretato il Presidente sudafricano nel film tv “Mandela” diretto da Philip Saville.
Esattamente 10 anni dopo esce “Mandela & De Klerk” diretto da Joseph Sargent, che vede il premio Oscar Sidney Poitier nei panni di questo eroe rivoluzionario e Michael Cane nei panni dell’allora Presidente del Sudafrica F.W. De Klerk che nel 1990 si rese partecipe insieme a Mandela della fine dell’apartheid, riconoscendo legalmente il partito di Madiba, e il rilascio dal carcere di quest’ultimo, dove fu tenuto per 26-27 anni. Il film è stato girato negli stessi luoghi dove si sono svolti gli eventi storici, e mescola alla narrazione cinematografica anche materiale d’archivio cercando di essere quanto più attinente alla narrazione degli eventi.
Nel 2007 è la volta de “Il colore della libertà”, un film diretto da Billie August, con protagonisti Joseph Fiennes, Dennis Haysbert, Diane Kruger, Patrick Lister e Shiloh Henderson. Il film racconta l’incontro tra Nelson Mandela e James Gregory, la sua guardia carceraria. Le convinzioni di Gregory e di sua moglie sono inizialmente a favore dell’apartheid. La conoscenza con Mandela cambierà la visione di Gregory nei confronti dei neri, tanto che verrà allontanato dal servizio. Billy August dirige una pellicola drammatica ispirandosi ad una storia vera grazie all’incontro con la moglie della guardia carceraria, e decidendo volutamente di girare in Sudafrica per ambientare le vicende nella stessa terra in cui ebbero vita.
Nel 2009 arriva la pellicola di Clint Eastwood, “Invictus”, dal latino “invitto” o “invincibile”, ma la cui traduzione precisa è “imbattuto”. Il film è la trasposizione cinematografica del romanzo “Ama il tuo nemico” di John Carlin, che tratta fatti realmente accaduti. “Invictus” è anche il titolo di una poesia dello scrittore inglese William Ernest Henley nel 1875. Questa poesia fu fonte d’ispirazione per Mandela che gli permise di continuare la vita in prigione durante i lunghi 26 anni nei quali fu detenuto. La stessa poesia la si può sentire recitata da Mandela nel film. Qui di seguito la traduzione italiana della poesia:
Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all’altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per la mia anima invincibile.
Nella feroce morsa delle circostanze
Non ho arretrato né gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.
Oltre questo luogo d’ira e lacrime
Incombe il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.
Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.
La trama del film si dirama attorno agli eventi che ebbero luogo in occasione della Coppa del Mondo di rugby del 1995, tenutasi in Sudafrica poco dopo l’elezione di Mandela come Presidente della Nazione. Morgan Freeman interpreta Mandela mentre Matt Damon è Franςois Pienaar, capitano della nazionale sudafricana di rugby. Tra le varie curiosità legate alla pellicola son da ricordare: l’approvazione di Nelson Mandela nei riguardi di Morgan Freeman come suo interpreta. Inoltre prima di girare il film Morgan Freeman e Lory McCreary trascorsero del tempo in Sud Africa, ottenendo la benedizione di Madiba. Morgan Freeman, amico di vecchia data di Mandela si è preparato a lungo per questo ruolo, guardando alcuni filmati originali per perfezionare l’accento e il ritmo del parlare. Lo stesso Matt Damon si è recato a casa di Franςois Pienaar per chiedergli aiuto nella preparazione del suo ruolo. Il film ricevette due nomination agli Oscar (Miglior attore protagonista Morgan Freeman e Miglior attore non protagonista a Matt Damon), senza vincere nessuna statuetta.
Nelson Mandela lascia questo mondo il 5 dicembre 2013, la stessa sera in cui a Londra va in scena la prima di “Long walk to Feedom”, film diretto da Justin Chadwick, con Idris Elba nei panni di Mandela. Tratto dall’autobiografia scritta dallo stesso ex Presidente del Sud Africa è stato distribuito in maniera limitata negli Stati Uniti il 29 novembre 2013. Mentre in Inghilterra uscirà il 3 gennaio 2014.
Maria Scotto di Ciccariello
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