Il 2013 inizia con una sorpresa per i cittadini napoletani che, nonostante l’alto tasso di traffico cittadino e le ormai costanti disfunzioni del servizio di trasporto pubblico, possono sostenere di vivere nella città più ecosostenibile del Sud Italia. Il capoluogo campano si è, infatti, piazzato al 21° posto nella classifica di Euromobility, che indaga la mobilità sostenibile in Italia, prendendo in considerazione per la ricerca le 50 principali città italiane, ovvero tutti i capoluoghi di Regione, i due capoluoghi delle Province autonome e le città con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti.
Giunta quest’anno alla sua sesta edizione, la classifica di Euromobility “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città”, è stata elaborata con il contributo di Bicincittà e FIT Consulting e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare.
A quanto pare le città più ecosostenibili sono localizzate al Nord – il podio nazionale va a Torino, Brescia e Parma – mentre è il Sud a fare da fanalino di coda; ottengono, infatti, la maglia nera per la mobilità sostenibile le città di Reggio Calabria, L’Aquila e Catanzaro.
Numerosi gli indicatori sulla base dei quali è stata stilata la classifica nazionale: dalle strategie innovative per la gestione della mobilità alla presenza di auto di nuova generazione o alimentate da combustibili alternativi (gpl, metano), dalla funzionalità e offerta di trasporto pubblico locale alla presenza di dispositivi per la riduzione del traffico veicolare, fino ad arrivare, per la prima volta, ad esaminare i dati sulla distribuzione delle merci in città e sulle flotte di veicoli comunali.
Nonostante il primato raggiunto al Sud, Napoli non colleziona soltanto buoni risultati: mentre risultano già implementati, ma poco sviluppati, servizi di gestione della mobilità quali il car sharing e il bike sharing, l’indagine ha registrato una evidente carenza nel servizio di trasporto pubblico locale che, in seguito alla crisi economica, risulta tra i servizi più scadenti offerti ai napoletani: ridotto, infatti, il numero di passeggeri che si affidano al servizio pubblico, lasciando a casa l’auto. La città viene certamente premiata per la presenza di dispositivi di riduzione del traffico – piste ciclabili, zone a traffico limitato e aree pedonali – ma colleziona il triste primato delle auto inquinanti: ben il 57% dei veicoli circolanti in città sono obsoleti e decisamente poco sostenibili. Inoltre, sebbene il dato sia in riduzione rispetto alla precedente edizione del rapporto Euromobility, a Napoli si segnala ancora il più elevato numero di auto per ogni km di territorio.
Intanto, a conferma del risultato finora ottenuto e dell’impegno intrapreso dall’amministrazione comunale per rendere realmente Napoli una città a mobilità sostenibile, è di qualche giorno fa la notizia che anche la flotta di veicoli comunali contribuirà a ridurre le emissioni inquinanti: grazie ad un progetto sperimentale, promosso dal Ministero dell’Ambiente, i dipendenti comunali napoletani potranno, infatti, usufruire di 50 biciclette a pedalata assistita ad alto rendimento e ad emissioni zero (E-bike 0).
Sara Di Somma
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