“L’Italia ha dato sufficienti rassicurazione all’estero e ai mercati di aver messo a posto la sua casa”. Nella sua informativa alla Camera, il Premier Mario Monti descrive una “situazione adeguatamente rafforzata” in questi ultimi mesi. Così l’Italia si presenta al Consiglio europeo del 28-29 giugno dove sarà varato un “pacchetto credibile per la crescita” che farà scendere anche lo spread. “Se dal Consiglio europeo uscirà un credibile pacchetto per la crescita allora – ha puntualizzato – lo spread italiano diminuirà. E così i tassi di interesse diminuiranno, le imprese saranno facilitate negli investimenti e ciò ci metterà al riparo dal contagio”.
“Tra i primi obiettivi del governo” c’è stato il voler mostrare all’Europa di “non aver bisogno della protezione paralizzante di altri”. Il Presidente del Consiglio rivela: “All’inizio abbiamo ricevuto consigli paterni e qualche volta anche materni da parte di chi ci diceva di chiedere l’appoggio del Fondo Salva Stati o del Fmi”.
“È comprensibile l’apprensione con cui Obama segue la situazione in Europa”. Il Professore descrive una “fase particolarmente intensa e cruciale per l’Europa”. Non a caso, puntualizza Monti, “Al G20 del Messico il tema europeo dominerà”.
“Siamo molto sereni per il modo in cui l’Italia oggi si presenta nel quadro internazionale e ai mercati internazionali”. Se si vogliono avere risultati nei Consigli europei che corrispondano ai nostri interessi, bisogna cercare di costruirli passo passo in una situazione europea complicata e in una situazione italiana adeguatamente rafforzata rispetto ai mesi scorsi. Dobbiamo essere consapevoli delle sfide ma anche del lavoro che in queste Aule, nel governo e nel Paese è stato fatto in questi mesi” ha aggiunto il Premier.
“Provvederemo nei prossimi giorni a un altro piccolo concentrato di misure per la crescita” ha detto ancora il Presidente del Consiglio. “Quando lo valuterete– ha detto Monti ai Deputati – tenete presente che ci vuole tempo affinché gli input per la crescita che immettiamo diano vita a un vero output di crescita”.
Un invito a fare presto arriva anche sulle riforme che ad oggi sono all’esame delle aule. “Martedì sera ho incontrato Alfano, Bersani e Casini a Palazzo Chigi. Ho esposto loro con chiarezza – ha spiegato il Professore – la situazione che presenta aspetti positivi e tensioni nei mercati molto, molto gravi e che toccano l’Italia. Il suggerimento che ho dato è quello di un’intensificare l’azione in particolare per quanto riguarda i tempi. Tutto quello che sarà possibile fare per accelerare, gioverà a togliere quell’idea di ‘mezza cottura’ che consente agli osservatori non sempre benevoli verso l’Italia di dire sì la riforma è buona, ma chissà se il Parlamento la approverà”.
Nessuna telefonata con la Merkel – “Smentisco che avrei avuto una telefonata con Merkel nella quale ci sarebbero stati una serie di no. Martedì non ho mai chiesto o ricevuto telefonate, con la cancelliera siamo in dialogo ma questa telefonata non c’è mai stata e quindi non ci sono stati i ‘no’”.
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