Palazzo Chigi ha smentito di lavorare su un progetto il quale prevederebbe che l’organismo giudicante i magistrati sia affidato ad una maggioranza di giudici laici cioè selezionati dal Parlamento. Indiscrezioni giornalistiche parlavano di una rivoluzione nei processi disciplinari con i giudici non più maggioranza nei verdetti che li riguarda, ovvero condannare o assolvere i magistrati che sbagliano. E invece no, non è così, puntualizza Governo in una nota ufficiale: “Con riferimento ad alcune ipotesi, oggi riprese dal quotidiano la Repubblica, di riforma dell’organismo disciplinare della magistratura ordinaria, si precisa che il Presidente del Consiglio aveva già da tempo ritenuto tale iniziativa inopportuna e non percorribile, escludendola conseguentemente dai provvedimenti all’esame del Consiglio dei Ministri”.
“Il Presidente del Consiglio ha poi pienamente condiviso l’ulteriore parere negativo pervenuto dal ministro della Giustizia, ritenendo impossibile una simile riforma attraverso legge ordinaria anziché costituzionale”, si legge ancora nella nota.
Riproduzione Riservata ®