“Sul piano interno la crescita non tornerà fino al 2013”. E quanto afferma il Premier Mario Monti nella Relazione che accompagna il Def, il Documento di Economia e Finanza. “Il disagio occupazionale – aggiunge Monti – tocca direttamente o indirettamente quasi la metà delle famiglie italiane. La crisi ha colpito con particolare durezza i lavoratori meno istruiti, i più giovani, quelli con contratti a termine, le donne. In futuro i proventi della lotta all’evasione fiscale dovranno essere utilizzati anche per ridurre le aliquote fiscali”.
“L’Italia sta dando nella grande sofferenza una prova esemplare. Sono profondamente grato a tutti gli italiani per la consapevolezza con cui stanno affrontando questo momento difficile”. Lo dice Mario Monti, Presidente del Consiglio, parlando durante la cerimonia di assegnazione dei collari d’oro al merito sportivo e dei diplomi d’onore, al CONI. Per restituire speranza al paese, aggiunge Monti, “è la classe dirigente a dovere fare di più: è l’impegno che condivido con tutti ed è un messaggio di speranza anche quello che voi donate agli italiani con le vostre imprese”, continua il Premier rivolgendosi alla platea formata da atleti ed atlete.
Monti poi ricorda l’anno appena trascorso, contrassegnato dai festeggiamenti per il 150° anniversario dell’unità d’Italia: “Durante tutto l’anno milioni di bandiere hanno sventolato dalle finestre delle case degli italiani e più volte ha risuonato l’inno di Mameli. La speranza è che anche nel 2012 il tricolore e l’inno di Mameli continuino a sventolare e risuonare nelle case degli italiani”.
Per il Presidente del Consiglio, la sfida che l’Italia deve affrontare è quella di “non essere gradualmente emarginata, ma al contrario di essere sempre di più in una posizione centrale in Europa, produttiva, competitiva e capace di creare lavoro per i giovani. Il nostro paese sta cercando di vincere la sua competizione per non essere un paese guardato con disattenzione dal resto d’Europa, gradualmente emarginato dalle produzioni e dagli scambi economici internazionali; per essere al contrario un paese che si inserisca sempre di più in una posizione centrale in Europa, produttivo, capace di creare lavoro per i giovani e di essere competitivo – dice rivolto agli atleti – come siete stati capaci di esserlo voi”. Per questo Monti elogia gli atleti italiani: “E’ un messaggio di speranza quello che riuscite a donare agli italiani con le vostre imprese” con vittorie che restituiscono “l’orgoglio di essere italiani: grazie per il vostro impegno e per le emozioni che ci regalate”.
E dallo sport arriva anche un altro esempio: il rispetto delle regole: “Le vostre vittorie – dice Monti agli atleti – sono ottenute con il coraggio, i sacrifici, la tenacia. Senza queste doti è difficili essere competitivi ed è possibile cedere alla tentazione di ricorrere a scorciatoie”.
Rispondendo poi una ad domanda sulla sua passione per lo sport a due ruote, il Presidente del Consiglio se la cava poi con una battuta: “La passione per il ciclismo è una realtà storica, storica perché risale a un secolo fa…”.
Il Premier ha infatti ricordato quanto il padre nel ’51 lo portò a vedere i Mondiali a Varese. Poi ancora una battuta: “Più che al ciclismo mi dedico al ciclo economico”.
“Mi chiedo quale fosse stata l’accoglienza se avessi accordato l’appoggio finanziario per quella che sarebbe stata la candidatura vincente, quella di Roma” – dice ancora Monti – rispondendo al Presidente del CONI Gianni Petrucci sul mancato appoggio del governo alla candidatura per le Olimpiadi del 2020. “Mi associo – aggiunge – al momento di commozione per il lutto dell’incidente di Morosini e voglio sottolineare l’importanza per la vigilanza e la prevenzione che avete preso per evitare che le vite degli atleti siano spezzate”, il Presidente del Consiglio conclude così il proprio intervento.
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