“Noi cerchiamo di lavorare per i giovani. Non so se ci riusciremo, ma credo di sì: ci sono segnali incoraggianti anche quando alcune organizzazioni di categoria protestano un po’. Capiamo il loro sacrificio ma andiamo avanti con le riforme”. Lo ha detto il Premier, Mario Monti, intervenendo alla cerimonia di consegna del “Premio Bellisario”.
Il Presidente del Consiglio si mostra fiducioso nonostante le difficoltà che stanno segnando il Paese. “Stiamo facendo, credo, le cose giuste, con un senso di partecipazione da parte di tutti, con solidarietà” e “sono convinto che l’Italia ce la farà e ce la stia facendo” continua Monti. “Domani è la festa della Repubblica e ci ricorderemo anche della galoppata di ricostruzione che c’è stata dopo gli eventi anche drammatici. E’ un momento delicato ma l’Italia ce l’ha fatta e ce la farà”.
Pensa al 2 giugno, il Premier, e parla al Paese: “Nel giorno della festa nazionale, anche se siamo provati, stanchi, forse avviliti, uniamoci, soprattutto per questo: perchè uniti ci sentiremo più forti”. La ricorrenza di domani, continua il Presidente del Consiglio, “ci ricorda i legami profondi che uniscono tra loro gli italiani e che hanno consentito al nostro paese di superare in passato momenti drammatici anche molto più di questo”.
Il Professore rivela poi che avrebbe voluto “più” donne ministro” nel suo “governo sobrio, con un numero limitato di ministri”. E ciononostante, dice il Premier “non conosco governi in Europa dove 3 ministeri così importanti siano affidati a donne. E lo abbiamo potuto fare perchè abbiamo queste 3 donne”, afferma indicando i ministri Fornero, Severino e Cancellieri.
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