Chi di noi non ha mai canticchiato sotto la doccia alzi la mano. La musica non conosce confini, ed ecco che entra nella nostra vita nelle situazioni più disparate. Con l’avvento dei primi computer domestici, molte persone si sono accostate all’ascolto in casa grazie agli mp3, e a programmi “pionieri” di fruizione della musica come Napster. In pochi semplici passi il vinile, la musicassetta e il compact disc furono spazzati via dalla musica da computer.
Con l’avvento dei primi iPod della Apple, l’mp3 esce di casa e permette a tutti di ascoltare i propri brani preferiti in qualsiasi posto. Per i pendolari e per coloro che devono spostarsi per studio una vera manna dal cielo. Treni, metropolitane e bus ogni giorno sono pieni di lettori mp3, cuffie ed auricolari di ogni genere e colore. Ma l’uomo non è mai contento e non ne ha mai abbastanza, quindi ecco che l’ascolto di musica viene diffuso in ambienti come sale d’attesa (i dentisti possono vantare vere e proprie compilations di musica new age e rilassante), le palestre (con diffusione di programmi televisivi musicali grazie ad Mtv e adesso Sky), i locali con musica live e in genere tutto ciò che viene associato al “sociale”.
Ma la vera regina dell’ascolto di musica è l’automobile. Per lunghissimi viaggi o solo per piccoli spostamenti, l’autoradio è parte integrante di ogni automobile venduta di serie. Secondo un recente sondaggio del Centro Studi e Documentazione della Direct Line, la celebre compagnia assicurativa online, il 62% degli italiani ascolta musica in auto, 24 milioni di automobilisti. Il 39% degli intervistati sceglie il pop come genere preferito, seguito dal quasi 28% (soprattutto fra i giovani dai 18 ai 34 anni) del rock. Jazz , disco e musica classica si attestano fra l’8 ed il 9%.
La radio è la via di comunicazione più ricercata, a dispetto di cd ed mp3: il 62% la cerca sintonizzandosi, mentre solo l’8% sceglie programmi di intrattenimento e addirittura spunta un 1% di ascolto di trasmissioni religiose. Radio Maria può tirare un sospiro di sollievo.
Recenti studi britannici hanno dimostrato che canticchiare un motivetto mentre si è alla guida aiuta la concentrazione e migliora lo stile di guida, più appassionato ed efficace, caratteristica riscontrata fra tutti i clienti di compagnie assicurative che non hanno mai causato sinistri stradali. Al contrario, giocherellare con le impostazioni dell’autoradio e del lettore mp3 aumenta fortemente il rischio di incidenti stradali. Insomma se ne è fatta di strada dal primo modello di autoradio della Galvin Manufactoring Corporation del 1930.
Molte case automobilistiche hanno posto attenzione al fenomeno e i comandi vocali per ascoltare musica sono all’ordine del giorno. recentemente la Ford ha presentato il sistema FordSync, che permette alle apps del proprio smartphone di collegarsi al computer di bordo (facile immaginare un avvio di Spotify vocalmente, ad esempio). Proprio Spotify ha collaborato in tal senso con la Volvo per lo sviluppo di Volvo Sensus, un dispositivo che permette di ascoltare musica in streaming da Spotify, sfruttando la connessione dati del proprio device.
Una menzione particolare alla fine di questo articolo la facciamo alla doccia, il vero luogo dove crescono e si scoprono i cantanti in erba del futuro Music Business.
Marco Della Gatta
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