Napoli buona la prima, ma c’è ancora qualcosa da rivedere.
Il blocchetto degli appunti di mister Mazzarri lo immaginiamo diviso in due parti: a sinistra quanto di buono visto in campo a Cesena, a destra tutto quello da rivedere. Un po’ come la lavagna a scuola con i buoni e i cattivi. In questo caso però non c’è nessun bocciato, ma solo meccanismi da rodare in vista del proseguio della stagione.
Impressioni e appunti dopo la prima di campionato, ecco di cosa si tratta. Dati da elaborare in fretta, correzioni da apportare ancor prima. Alle porte una stagione di fuoco, ma soprattutto l’imminente esordio in Champions League contro il Manchester City. E allora bando alle ciance: in casa Napoli c’è tanto materiale su cui riflettere.
Il mister è un pignolo e fa bene. Naturale, dunque, che l’attenzione si soffermi sulla parte destra del foglio, le cose da correggere, da rivedere. Le note dolenti sono state poche, in verità, ma non per questo non importanti. Tutte, o quasi, parlano della difesa.
Sul gol del pareggio del Cesena, Aronica e Cannavaro sono apparsi molto lenti e di fatto sono stati anticipati dagli avversari. Un lusso che contro Aguero e Tevez, senza nulla togliare ai calciatori del Cesena, non ci si può certo concedere. Ma la cosa peggiore in difesa si è forse vista quando Mazzarri ha provato a passare alla difesa a quattro, togliendo Aronica ed inserendo Pandev. A quel punto Maggio sulla destra e Dossena sulla sinistra continuavano a non tenere la posizione, prontamente richiamati da Inler.
Già, Inler. Lo svizzero ci porta nella parte sinistra del foglio, quella con le note positive. Cambi di gioco, verticalizzazioni, ma soprattutto sicurezza al centro del campo. L’ex giocatore dell’Udinese è stato capace di portare tutto questo nel centrocampo azzurro, da tempo orfano di piedi buoni. Al di là del talento, lo svizzero sembra aver già preso in mano le redini della squadra. Un leader, insomma, proprio quello che ci voleva. Il resto lo ha fatto Hamsik, tenuto inizialmente in panchina, che una volta entrato è riuscito a far cambiare marcia agli azzurri. Tra le note positive anche la nuova rosa, che ha dato la possibilità a Mazzarri di effettuare cambi di qualità ad un certo punto della gara, e anche il lusso di lasciare Hamsik in panchina, come detto, con Santana in campo dal primo minuto.
Buona la prima, dunque, e ottime alcune indicazioni. Per il resto c’è un Cavani apparso un po’ sottotono e una squadra che, dopo il gol lampo di Lavezzi, ha subito, nel primo tempo, il ritorno prepotente del Cesena.
Occhi che si spostano dalla parte destra alla sinistra del foglio, appunti confusi ma da riordinare in fretta. Il tutto con serenità, quella che ti concede un esordio vincente in campionato.
Ora, però , in rapida successione ci sono il Manchester e il Milan. Buona la prima, cambio di scena e di nuovo ciak si gira. Il film di questa stagione è ancora tutto da girare. Questa metafora rende il presidente De Laurentis un maestro, ma anche gli interpreti sembrano all’altezza. Ci sono solo alcune cose da sistemare, soprattutto in difesa, sperando di non dover rimpiangere il non aver fatto un ulteriore sforzo in fase di mercato per prendere un difensore di maggiore qualità ed esperienza, che avrebbe assicurato un impatto immediatamente positivo in mezzo al campo.
Umberto Rennella
Riproduzione Riservata ®