Il Napoli battendo il Chievo chiude una delle settimane più travagliate della gestione De Laurentiis – Mazzarri-Bigon. Sabato scorso la sconfitta contro la Juventus, il servizio razzista di un giornalista del tg3 Piemonte, il deferimento di Cannavaro, Grava e della società per il calcioscomesse, la sconfitta in Europa League e la multa di 150mila euro da parte dell’Uefa. I tre punti contro la bestia nera Chievo erano indispensabili per proseguire la corsa verso il primo posto poiché sia la Juventus (ennesime sviste arbitrali a suo favore) e l l’Inter di Stramaccioni non perdono un colpo. Contro i veronesi Cavani causa un risentimento muscolare non è potuto scendere il campo, la sua presenza è in forte dubbio anche mercoledì prossimo nel turno infrasettimanale a Bergamo contro l’Atalanta, campo ostico da sempre per gli azzurri. Per sopperire alla mancanza di Cavani, il tecnico è stato costretto a mettere Pandev prima punta e Insigne a supporto.
Il macedone continua a camminare per il campo mentre l’enfant prodige del calcio italiano Insigne ha fatto una buona prestazione, ma deve essere meno driblomane e più incisivo sotto rete. Ottima la prova di Inler, che nell’ultimo mese sembra avere preso le giuste misure per tenere il centrocampo del Napoli e ancora una prova gagliarda di Berhami in mezzo al campo. L’infortunio del bomber Cavani rende ancora più evidente la mancanza di un vice che in molti (come il sottoscritto) hanno chiesto a gran voce alla società. A fine gara Mazzarri non è venuto ai microfoni dei giornalisti causa un calo di zuccheri, al suo posto è intervenuto il direttore sportivo Bigon il quale ha affermato che la squadra se la gioca con tutti. Il problema di quest’anno sembra che la dirigenza azzurra non ha ben chiaro qual è il vero obiettivo tentare di vincere il tricolore o la qualificazione in Champions League. Per entrambi questi obiettivi servono a gennaio innesti di qualità: un vice cavani, un difensore in caso di squalifica di Cannavaro, un regista che sappia battere i tiri da fermo e magari uno sulla fascia che sappia crossare. Il 31 ottobre il Napoli contro l’Atalanta dovrà per forza disputare la partita e provando a scardinare la retroguardia degli uomini di Colantuono, pronti a ripartire in contropiede. Si spera che a Bergamo non si sentano i soliti cori del tipo: Vesuvio lavali tutti ma dopo quello che è successo al Juventus stadium sarà difficile che non avvenga. Domenica quattro novembre alle quindici sarà di scena il Torino di Ventura che non naviga in buone acque. Le squadre di Ventura hanno sempre creato problemi ai partenopei causa il loro gioco sulle fasce e le ripartenze. In caso poi di pareggio o sconfitta della Juve il tre novembre contro l’inter, gli azzurri potrebbe avvicinarsi sempre di più alla vetta o tenere più lontani i nerazzurri.
Ciro Florio
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