Per una squadra come il Napoli che gioca con il 3-4-2-1, i cursori di fascia rivestono un’importanza fondamentale. Mentre sulla destra il ruolo è coperto da Christian Maggio, uno dei migliori esterni in Europa, sull’out sinistro si alternano Andrea Dossena e Juan Camilo Zuniga ma entrambi, per vari motivi, non hanno mai convinto del tutto.
Quello della copertura della fascia sinistra è un problema che in casa Napoli persiste da almeno cinque stagioni ovvero da quando – con il ritorno in serie A dei partenopei – in quella posizione agiva Mirko Savini che essendo originariamente un difensore centrale, era molto bravo in fase di contenimento, ma spingeva pochissimo anche perché l’allora tecnico azzurro Edy Reja preferiva tenere molto bassi gli esterni di centrocampo.
Nel 2008/2009, Savini non rientra più nei piani del Napoli e sulla sinistra si alternano addirittura in tre nel corso della stagione, si tratta di Luigi Vitale, Daniele Mannini e Jesus Datolo. Il giovane Vitale – al primo campionato in serie A – si applica con costanza, ma vista la scarsa esperienza, alterna buone prestazioni ad altre meno convincenti. De Laurentiis decide quindi di intervenire sul mercato di gennaio per colmare la falla sul lato mancino e Pierpaolo Marino sceglie di puntare sull’argentino Jesus Datolo, descrivendolo come un esterno in grado di garantire la doppia fase – difensiva e offensiva – sulla sinistra. Già dalle prime apparizioni con la maglia del Napoli, si capisce però che Datolo più che un esterno a tutta fascia è un’ala sinistra con spiccata propensione offensiva, risultando quindi non adatto a ricoprire il ruolo per cui il club partenopeo aveva puntato su di lui e Reja decide di continuare ad affidarsi a Vitale o in alternativa a Mannini come cursore mancino.
La stagione 2009/2010 inizia con Donadoni – subentrato pochi mesi prima a Reja – sulla panchina del Napoli e il tecnico bergamasco, forse spinto anche dalla società, promuove Datolo a esterno di fascia sinistra titolare nel suo 3-5-2.
La parentesi napoletana di Donadoni si esaurisce a ottobre 2009 e con l’arrivo in panchina di Walter Mazzarri, l’esterno sinistro titolare diventa Salvatore Aronica, che però avendo attitudini prettamente difensive palesa le stesse difficoltà di spinta accusate due anni prima da Savini. Si aspetta ancora il mercato di riparazione e a gennaio si punta su Andrea Dossena, ma l’ex Udinese, esterno sinistro di ruolo, fatica ad entrare in forma e finisce per trovare poco spazio nei suoi primi sei mesi in riva al golfo, rifacendosi però nella scorsa annata, quando riesce a conquistarsi stabilmente la fiducia di Mazzarri, disputando una buona stagione.
Con Dossena sembrava dunque definitivamente risolto l’enigma della fascia sinistra, ma all’inizio della stagione in corso, l’ex del Treviso non sempre riesce ad offrire il suo miglior rendimento e Mazzarri finisce per preferirgli sempre più spesso il colombiano Zuniga che è sì un esterno, ma di fascia destra e deve adattarsi a giocare sulla corsia opposta.
DUE NOMI PER GIUGNO – Stando alle indiscrezioni, nella prossima sessione del calciomercato estivo, il Napoli per coprire l’out sinistro potrebbe puntare su uno tra Pablo Armero dell’Udinese e Michal Kadlec del Bayer Leverkusen.
Stefano Boggia
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