Il 2013 è stato un anno da big per il Napoli. Sono tanti i personaggi che hanno reso possibile questa stagione bellissima per gli azzurri. Il primo è stato Cavani. La punta uruguaiana nella sua ultima stagione all’ombra del Vesuvio ha segnato in campionato ventinove reti in trentaquattro incontri, laureandosi capocannoniere nella massima serie. L’ex numero sette nelle tre stagioni disputate nel capoluogo campano ha segnato centoquattro gol arrivando al terzo posto nella classifica dei bomber del club dietro solo ad Attila Sallustro a quota centonove reti e a Maradona primo con centoquindici reti. Il giocatore sul piano tecnico tattico è stato perfetto, Cavani imperversava su tutto il campo dalla difesa fino all’area di rigore avversaria. L’ex numero sette è stato venduto al Paris Saint Germain per la cifra mostruosa di sessantatré milioni di euro. L’unica pecca che si può muovere nei confronti del giocatore è stata il suo addio alla società. Addio Edinson, grazie per i gol ma nulla più.
Il secondo protagonista di quest’anno è Mazzarri. Il tecnico toscano in quattro stagioni ha preso una squadra che combatteva per non retrocedere a cogliere due qualificazioni in Champions League, due in Europa League, un secondo posto (miglior risultato negli ultimi vent’anni) e una coppa Italia. Il tecnico ha fatto miracoli rigenerando giocatori persi come: Grava, Aronica, Pazienza. L’opera di Mazzarri ha permesso di trasformare un giocatore come Zuniga in un uomo mercato e ha trasformato Cavani in una macchina da gol. I limiti dell’allenatore sono stati: non avere mai valide alternative al suo modulo base, puntare sugli stessi giocatori anche quando erano fuori forma, non dare chance agli uomini della panchina e incolpare sempre gli altri mai a se stesso per gli insuccessi e come ciliegina amara il suo tiramolla sulla sua partenza. Cavani e Mazzarri sono stati gli eroi della prima stagione del Napoli gli eroi della seconda sono stati: Benitez, Higuain, Reina e Callejon. Il tecnico spagnolo ha cambiato subito fisionomia alla squadra dando un gioco spumeggiante e aggressivo e soprattutto votato all’attacco e sfiorando la qualificazione agli ottavi di Champions. Gonzalo Higuain l’uomo da quaranta milioni ha segnato in campionato nove gol in sedici partite contando i quattro in coppa campioni si arriva a tredici senza dimenticare i suoi molteplici assist per i compagni, un vero top player. Il portiere spagnolo Reina ha dato sicurezza al reparto difensivo oltre ad avere parato un rigore a Balotelli fino a quel momento sempre a segno sugli undici metri. In ultimo Callejon, preso dal Real Madrid a segno otto volte in campionato e due in coppa un vero colpo di mercato. Non dimentichiamo il giovane Mertens che ha scavalcato Insigne, proprio da quest’ultimo ci si aspetta un 2014 da leader. Auguro a tutti i lettori un sereno anno nuovo.
Ciro Florio
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