Napster è stato per una generazione intera di utenti un portale unico ed irripetibile, che per la prima volta permetteva di scaricare musica su pc. Non è più il sito “pirata” fondato da Shawn Fenning alla fine degli anni Novanta, ma un apprezzato servizio legale di streaming, acquisito alcuni anni fa da Rhapsody, il primo dei servizi di streaming al mondo (in attività dal 2001). Ed oggi Napster arriva ufficialmente in Italia.
Un catalogo ricco di contenuti sta per essere messo a disposizione di tutti, su tutti i tipi di piattaforme, da pc a iPod, da iPhone ai dispositivi Android di ultima generazione (Galaxy S4). Ma non è tutto, assieme allo sbarco in Italia Napster offrirà la possibilità di accedere ad una personalissima playlist per gli utenti che vogliono conoscere nuovi generi musicali, sia di artisti diversi fra loro per genere che fra lo stessso settore musicale. “Sul fronte digitale nel 2012 il mercato italiano è cresciuto del 29.5% in più rispetto all’anno precedente” – afferma Thorsten Schliesche, Napster Senior Vice President e General Manager Europe. “È così importante lanciare Napster in un mercato che ha già mostrato un 13% di crescita nel primo quadrimestre 2013: ciò significa che possiamo contribuire a questo così positivo trend attraverso un’offerta molto particolare e innovativa”.
Oltre all’Italia è previsto un lancio in altri 13 paesi, fra i quali Francia, Lussemburgo, Finlandia, Svizzera, Olanda etc. La guerra dei downloads musicali è stata vinta da tempo da iTunes, con il solo Spotify che cerca di contrastare l’Impero messo in piedi dalla Apple ed il suo vasto catalogo. La musica in streaming è un mercato ricchissimo dunque e soprattutto florido, dove poter accedere a nuove utenze, come ha già capito Google che ha lanciato il suo Google Play Music All Access, che ad un costo mensile di 9,90 Euro permette a più dispositivi di connettere il proprio catalogo musicale e sincronizzarlo in contemporanea, creando una sorta di mini-rete musicale ed esclusiva solo ad un numero ristretto di persone.
Nel fine settimana Tom Cook di Apple si appresta ad annunciare la tanto agoniata iRadio, la radio in streaming di Apple, già annunciata ma andata a rilento a causa di alcune discordanze con la Sony per l’acquisizione del catalogo, e si preannuncia una guerra senza limiti per questa estate.
A capo del progetto Napster ci sarà Laura Mirabella, già proveniente dalla felice esperienza con Cubomusica di Telecom, che dichiara:” Noi non siamo in concorrenza con iTunes o Amazon,anzi con loro lavoriamo in partnership, chi ascolta da noi, nel servizio premium, una canzone che ama può scaricarla immediatamente da loro. Noi puntiamo a fare bene il nostro mestiere, lo streaming, non quello degli altri. Puntiamo a catturare il pubblico con un contenuto ricco, offrendo molte possibilità di personalizzazione e una grande flessibilità tecnologica, per consentire l’ascolto con ogni possibile device”.
Staremo a vedere se sarà così o saranno solo dichiarazioni di facciata.
Marco Della Gatta
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