Anche a Napoli si respira aria di Natale: le luminarie – in strada e sui bus – e gli addobbi dei negozi rallegrano la città e, nonostante la crisi economica – che, quest’anno, regalerà probabilmente festeggiamenti un po’ più fiacchi – i napoletani stanno, come tutti, adeguandosi all’atmosfera di gioiosa festa che, da sempre, caratterizza le festività dicembrine.
La città si fa più viva, luminosa ed allegra e il contagioso stato di esuberanza degli appassionati dello shopping natalizio sta pian piano invadendo anche le nostre strade – forse in lieve ritardo rispetto al solito, poiché in molti hanno atteso, per le proprie compere, la tanto agognata tredicesima.
In un clima di speranza, contrapposta ai problemi che ciascuno affronta nel quotidiano, il Natale diventa momento di distrazione e di ricerca di attimi di serenità: i napoletani auspicano in un 2012 meno turbolento dell’anno non ancora giunto al termine – dal punto di vista politico ed economico – ma soprattutto cercano di regalare a se stessi e alle proprie famiglie gioia ed allegria. Per questo Natale 2011, dunque, non soltanto lo shopping compulsivo e la ricerca del dono perfetto saranno obiettivo di chi percorre le strade cittadine, ma anche e soprattutto la ricerca di tempo piacevole da trascorrere e condividere con i propri cari.
Napoli è una città che vuole rinnovarsi, che vuol sentire che l’aria sta cambiando, dopo anni di insoddisfazione e disfacimento; una città che vorrebbe dare i “natali” ad una nuova era. È questo il clima che pervade le strade, che riprendono luce e vita proprio nel periodo natalizio, tradizionalmente non soltanto momento di festa, ma anche di bilanci e valutazioni: a differenza dell’anno scorso, le strade non sono invase dalla spazzatura e, dopo il provvedimento della giunta comunale che ha concesso gli spazi pubblici agli artisti di strada, Napoli vive il Natale con eventi d’arte e cultura, proposti all’interno del programma “Natale ha Napoli”. Previsti, infatti, dall’8 dicembre 2011 al 15 gennaio 2012, visite guidate alle bellezze nostrane, reading, eventi teatrali e mostre di rilievo, spettacoli danzanti e musicali nonché fiere e mercatini, spesso dedicati a chi cerca un regalo originale, ma adatto alle proprie tasche.
Un programma, stilato dal Comune di Napoli, che include la maggior parte delle attività che associazioni e artisti di vario genere (attori, musicisti, ballerini, artisti di strada) hanno organizzato per allietare le giornate di festa del periodo natalizio: molte di queste si concentrano nella zona del centro storico tra chiese – il Duomo, il Complesso Monumentale di S. Maria la Nova, la Chiesa di S. Pasquale a Chiaia, per fare qualche esempio – e spazi pubblici – Piazza Dante, la Galleria Principe di Napoli, il Maschio Angioino e il Palazzo delle Arti di Napoli sono solo alcuni dei palchi d’eccezione – tuttavia, non mancano gli eventi pensati ed organizzati dalle singole municipalità che, nel programma, compaiono come manifestazioni della “città estesa”.
Varia anche l’offerta di eventi dedicati ai più piccoli che, si sa, sono i migliori estimatori del Natale e ne recepiscono pienamente il senso di rinascita nonché l’atmosfera di festa e letizia: laboratori, spettacoli ed eventi di animazione territoriale attendono i bambini per vivere le feste natalizie all’insegna della condivisione e del gioco.
“Ci sono luoghi sognati, luoghi sempre vivi, luoghi perduti e luoghi ritrovati. Napoli si era come ritirata in se stessa. Ha aspettato che la nottata trascorresse. Adesso può riaccendere le sue luci, con la fantasia di sempre, con i suoi colori, con i suoi mercati. La città è pronta a donarsi, generosa. Ancor di più in questi giorni di festa. Ecco perché quest’anno Natale ha Napoli”. Questo è quanto si legge all’interno della presentazione del programma, curata dall’assessore allo sviluppo Marco Esposito; una spiegazione chiara di quell’evidente errore grammaticale che caratterizza il titolo del ciclo di eventi, errore che diviene simbolo di una dimensione di riappropriazione che, per i cittadini di Napoli, può essere, oggi, significativa. L’atmosfera natalizia sta, forse, ponendosi da sfondo per il ritorno alla vita della città: una riappropriazione degli spazi pubblici ed una riscoperta dei suoi tesori da parte dei cittadini che, si spera, possano tradursi in una riacquisizione della dimensione storica, culturale e sociale della nostra bella Napoli.
Sara Di Somma
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