Miami si riprende lo scettro della NBA dopo un digiuno che durava dal 2006 e dopo la beffa dell’anno scorso quando gli Heat vennero sconfitti in finale dai Dallas Mavericks. Per LeBron James è il primo anello della carriera. Miami ha vinto contro gli Oklahoma City Thunder per 121-106 in Gara-5 delle Finals e, con il quarto successo di fila, chiude la serie sul 4-1.
Questo trionfo ha un significato speciale per il “Prescelto” del basket americano: King James può finalmente cancellare lo zero dalla casella dei titoli vinti dopo 9 stagioni nella NBA, togliendosi di dosso l’etichetta di splendido perdente. La decisione di lasciare i Cleveland Cavaliers ed approdare due stagioni fa a South Beach, promettendo trionfi a raffica, dà i frutti sperati. “E’ un sogno che si avvera, il titolo significa tutto per me – afferma 27enne di Akron – . La scelta di lasciare Cleveland non è stata facile ma si è rivelata giusta. Era ora… Era proprio ora… Adesso, abbiamo davanti un futuro luminoso”.
LeBron James, miglior giocatore della regular season, domina le finali, suggellando lo show con una tripla doppia (26 punti, 11 rimbalzi, 13 assist) in Gara-5. Dwyane Wade, leader assoluto della squadra, nel nuovo ruolo di spalla festeggia il secondo titolo della carriera dopo quello del 2006 con una prestazione da 20 punti e 8 rimbalzi. Chris Bosh, l’altro big ingaggiato 2 stagioni fa, porta il suo mattone con 24 punti e 7 rimbalzi. Accanto ai magnifici tre, brilla un protagonista inaspettato: Mike Miller autore di 23 punti con un eccezionale 7/8 nel tiro pesante. Davanti a certe cifre, bisogna solo applaudire l’avversario. E Oklahoma City si arrende nonostante i 32 punti di Kevin Durant e i 19 a testa di Russell Westbrook e James Harden, le stelle di una squadra giovane che, nella sfida per il titolo, dimostra di non avere possedere ancora la maturità che serve per centrare l’anello.
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