Domenica scorsa il premier Mario Monti è stato ospite a Che tempo che fa, il programma di Fabio Fazio che quella sera ha avuto 6.100.000 di telespettatori (share al 20,85%).
Il premier ha illustrato la fase 2 della manovra e noi vogliamo concentrarci sul punto relativo all’occupazione giovanile. Sul capitolo liberalizzazioni: si tratta di ridurre quelle protezioni, quei diversi modi in cui ogni categoria in Italia più che in altri Paesi cerca di avvantaggiare chi è incluso nella roccaforte rispetto a chi è fuori.
Sul capitolo liberalizzazioni: si tratta di ridurre quelle protezioni, quei diversi modi in cui ogni categoria in Italia più che in altri Paesi cerca di avvantaggiare chi è incluso nella roccaforte rispetto a chi è fuori.
Monti crede che un certo disarmo multilaterale di tutte le corporazioni possa consentirci di dare più spazio alla concorrenza ed ai giovani sottolineando i risvolti postivi in termini di occupazione e concorrenza.
Sull’articolo 18 di cui ci siamo occcupati giorni fa, il premier non si è sbilanciato. Tra l’altro non sono belle le notizie provenienti dal mercato del lavoro in Italia. Nel novembre 2011 il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 30,1%, con un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto a ottobre e di 1,8 punti su base annua. La crescita dei disoccupati è purtroppo tripla.
È alla crisi economica che bisogna guardare per rendersi conto dei disastri. Il blocco dell’accesso al lavoro è una sua conseguenza. 3 giovani su 10 sono disoccupati e il 75% degli under 34 ha un contratto a termine. Per Cisl è emergenza sociale.
Liberalizzazioni, infrastrutture, riforma del mercato del lavoro. Questi i punti su cui si concentreranno le prossime azioni del governo a livello nazionale e comunitario.
Giuseppina De Angelis
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