L’ombrello è uno strumento essenziale, poiché ripara facilmente da ogni evento atmosferico: pioggia, neve, grandine e magari anche sole ( anche se oggi si usano di più gli ombrelloni).
L’ombrello è talmente prezioso che spesso è rubato da qualcuno, provocando la rabbia del proprietario bagnato.
Tanto è usuale l’atto di aprire l’ombrello che spesso la rottura n’è una conseguenza: nelle nostre città, la popolazione extra-comunitaria vive anche grazie alla vendita degli ombrelli.
Il destino di un elemento importante è d‘essere puntualmente dimenticato da qualche parte: il semplice gesto di posarlo nel porta-ombrelli significa dimenticanza ( quando magari, nel frattempo, il clima è diventato soleggiato o semplicemente ha smesso di piovere).
Valentina Vitellaro, sempre in grado di esaltare tutto quello che è ingiustamente trascurato, attraverso ombrelli rotti riesce a creare dei coloratissimi zainetti, oppure, in periodo d’epifania, originali calze variopinte: l’ovvia ma non trascurabile caratteristica degli zainetti è l’impermeabilità, utile per non bagnare gli oggetti che si vogliono contenere.
Altri oggetti, presi in considerazione da Valentina “scacciacrisi”, sono i bidoncini della pattumiera multicolori, creati con la carta: spazzatura differenziata e originalmente separata attraverso colori diversi.
Si può osservare che Valentina compie un riciclo nel riciclo: buttare la carta è un piccolo atto d’egoismo, poiché è uno spregio verso natura e verso quegli alberi che inutilmente sono abbattuti.
Separare l’immondizia è un grande atto d’altruismo, purtroppo ancora poco compreso nella cultura d’oggi: Valentina “scacciacrisi” compie quindi due atti di generosità ambientale e, nello stesso tempo, strizza l’occhio all’estetica e al gusto di colori variopinti.
Tu, che sei così attenta al riciclo, ti è mai capitato di smarrire qualcosa ad esempio un ombrello? Come ti senti in quei casi?
Certo che mi è capitato! Mi viene una rabbia! Pensa che una volta mi è stato prestato un ombrello,
e, dovendo andare in un locale, lo lascio nel portaombrelli stracolmo, all’entrata del locale stesso. Ebbene, all’uscita, qualcuno non si era preso il “mio” ombrello? Ho dovuto pure rendere conto alla persona che me lo aveva prestato!
Da quanto tempo in casa tua si usa la raccolta differenziata?
Fammi pensare… direi almeno una decina d’anni, da quando il comune dove risiedo ha deciso questa direttiva.
Cosa ne pensi della situazione d’alcune zone d’Italia dove la raccolta dei rifiuti non è eseguita e “qualcuno” spinge perché la situazione non cambi?
Ovviamente mi addolora vedere certe situazioni in città dove l’emergenza rifiuti è un problema ad intermittenza, perché in realtà non viene mai risolto.
Penso però che i cittadini possano fare la differenza e la raccolta differenziata, oppure, se essa non è ancora in vigore, quanto meno ridurre il volume dei rifiuti.
Ti rendi conto che la tua idea dei bidoncini di carta ha un doppio scopo ecologico? Cosa ne pensi dei gravi disboscamenti che avvengono per ottenere la carta?
Mi rendo conto del doppio riciclo in merito ai bidoncini, riutilizzare dei rifiuti per gettarne altri.
Per quanto riguarda i gravi disboscamenti, ti rispondo esattamente come ti ho risposto prima, in merito alla mancata raccolta dei rifiuti in alcune zone d’Italia. Mi addolora, poi mi chiedo: “Io cosa posso fare?” Non posso certo evitare che questo accada, posso “solo” riutilizzare la carta e acquistare in modo più consapevole, ossia carta proveniente da foreste certificate.
Ci dai l’indirizzo del tuo blog per scoprire sempre nuove invenzioni?
Certo! Il mio blog si trova a questo indirizzo: www.greenme.it/spazi-verdi/idee-riciclabili
E mi raccomando… riciclate!
Rey Brembilla
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