La fiamma si è spenta. Un’estate all’insegna dello sport con le emozioni che solo quest’ultimo sa dare. Una stagione cadenzata da vittorie e soddisfazioni, nonché di quelle piccole sconfitte che portano a crescere e a credere di più in se stessi. Queste sono state le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Londra, quest’ultime conclusesi da pochi giorni. Tante le lacrime di gioia, tanti i nomi che hanno lasciato un’impronta in questa edizione 2012.
Onore agli atleti e alle atlete delle Olimpiadi di Londra, ma un applauso speciale deve essere riconosciuto a coloro che hanno assecondato la vita nonostante le difficoltà. Sono coloro che dovrebbero essere presi di esempio perché non si sono arresi alle piccole e grandi ingiustizie che il destino ha riservato loro; sono uomini e donne con qualcosa in meno da un punto di vista fisico, ma con una forza e un coraggio indescrivibili. Ed in questo spazio vogliamo dedicare qualche pensiero alle atlete. Vogliamo congratularci con le mamme, le figlie, le donne di questa generazione e di questa Nazione che hanno saputo affrontare la vita e vincere su tutti i fronti.
Ventotto le medaglie quest’anno; ventotto tra bronzo, argento e oro. La delegazione azzurra entra nella top ten europea ed occupa la tredicesima posizione nel medagliere. Un balzo di 15 posizioni e ben 10 medaglie in più rispetto alla scorsa edizione di Pechino 2008. Si contano cinque ori in più e un’immensa soddisfazione per la nostra Nazione, nonché per Luca Pancalli – presidente del Comitato Paralimpico – che, con contributi minori rispetto alla federazione dei “normodotati”, ha portato risultati sorprendenti ed entusiasmanti.
Le donne in questi Giochi Olimpici Paralleli? Un successo dietro l’altro. Cecilia Camellini si aggiudica l’oro sia nei 100 Stile libero femminile S11 sia nel 50. Non vedente dalla nascita, la ventenne emiliana ha superato se stessa e le sue due medaglie d’argento di quattro anni fa. Ha aggiunto alla collezione di successi anche i bronzi nel 100 Dorso femminile S11 e nel 400 Stile libero femminile S11. Altro oro per Assunta Legnante nella disciplina del Getto del peso, categoria F11/12. Con il record del mondo a 11.84 metri, lei, non vedente – a seguito di un’operazione alla cataratta – ha fatto salire i numeri fino a 15.22. Una forza della natura! Altro giro, altro oro per le atlete azzurre. Anche nei 100 metri femminili T42 arriva la vittoria di Martina Caironi. La ventitreenne bergamasca ha portato a casa il record del mondo. Oxana Corso, invece, si tinge il petto di argento, anzi due. Nelle 200 e 100 metri Femminile T35, non l’ha fermata neanche la sua cerebro lesione. Vittoria e soddisfazione per questa diciassettenne. Non da meno è la trentaduenne Pamela Pezzuto che ha incantato tutti nella disciplina del tennis da tavolo nella categoria Singolare femminile classe 1-2 e ha portato a casa l’argento. Elisabetta Mijno ha vinto, invece, l’argento per il tiro con l’arco nell’individuale W1/W2. Ha fatto parlare tanto di sé perché già conosciuta grazie alla partecipazione a Miss Italia e per aver gareggiato a Sanremo, ma Annalisa Minetti ha conquistato anche un bronzo ai Giochi Olimpici paralleli di Londra. Ha gareggiato e vinto il terzo posto nell’atletica leggera, categoria 1500 metri femminile T12. Con la guida di Andrea Giocondi, ha stabilito il primato nella sua categoria con il tempo di 4’48’’88.
Roberta Santoro
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