L’altro notte mi trovavo alla guida della mia auto di ritorno verso casa. Ero appena uscito dall’asse mediano, uscita Giugliano-Parete. La notte trascorreva tranquilla, tutto era silenzioso. Nel mentre raggiungevo la via di casa ecco che mi apparivano davanti cumuli di monnezza: le vie cittadine erano stracolme di rifiuti. Sembrava quasi un film dell’horror, un tanfo nauseante si diradava nel freddo gelido della notte quando fui costretto a scendere dall’auto per spostare qualche sacchetto per liberare la via.
Le immagini commentano più di quanto ogni mia descrizione possa fare.
Checché se ne dica quindi, l’emergenza rifiuti esiste ancora ed è altamente grave! Ma sembra quasi che ormai la gente, addormentata dai media (prendi il caso Scazzi, Battisti ecc ecc.), non se ne renda più conto.
Certo è che un altro interrogativo vien da porselo.
A via Epitaffio non più di qualche mese fa erano presenti ben nove cassonetti, poi uno ad uno (li contavo quando tornavo a casa) sera dopo sera sono stati eliminati.
Che fine hanno fatto?
La gente ci mette del suo gettando i rifiuti in aree sprovviste degli appositi bidoni, ma certo non si possono fare 2km (soprattutto quando si è a piedi) per gettare un sacchetto.
Ed ecco che si creano i famosi cumuli di monnezza che per essere rimossi necessitano di ditte specializzate con tanto di Bobcat per la rimozione dell’immondizia.
E tutto questo pesa ancora di più sulla Tarsu. E’ assurdo no? La città (e provincia) con l’emergenza rifiuti più ignobile che la storia delle società civili abbia conosciuto, paga più di ogni altra città la tassa sulla monnezza.
Ma questi soldi dove vanno?
Che interessi ci sono a tenerla lì?
Perché i cassonetti vengono rubati?
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