Tutti noi conosciamo l’importanza di vivere in un Ambiente pulito, esente da inquinamenti di varia natura che compromettono la nostra salute, procurando un danno neanche quantificabile ma che sicuramente ha sviluppi negativi e spesse volte mortali.
Il tumore è sicuramente il rischio peggiore e ad alto potenziale.
Viviamo in un ambiente ad alto rischio: rifiuti chimici e radioattivi interrati, falò altamente tossici di sostanze divaria natura che sviluppano diossina, micidiale per i nostri polmoni e non solo.
A livello globale, ormai, conosciamo tutti come l’inquinamento atmosferico ha debilitato fortemente la vita della Terra, nostra casa, facendo si che, a detta di esperti, al massimo tra cinquant’anni, i cambiamenti climaticicondizioneranno irreversibilmente la nostra vita, ovviamente in modo negativo.
Atmosfera inquinata da rifiuti spaziali, mare inquinato da plastica, petrolio e altro di cui non conosciamo neanche la natura, pesci che ingeriscono queste sostanze tossiche che noi ritroviamo sulle nostre tavole.
Ci nutriamo compiendo potenzialmente un triste destino.
Eppure in questo “mare di merda”, molte persone, nei nostri paesi, continuano allegramente a scaricare rifiuti lungo le strade, puliscono le loro auto buttando la robaccia fuori dal finestrino, bottigliette di vetro letteralmente lanciate fuori.
Viviamo un’ area ormai morta, un cui andiamo avanti.
Sembrerà strano, ma neanche tanto, questi assurdi atteggiamenti denotano una mentalità volta a non guardare, anascondersi e quindi ad accettare situazioni di alto grado di pericolosità: vedi rifiuti interrati nelle nostre campagne, la nostra terra denominata dai romani antichi “campagna Felix” perché ricca e rigogliosa, e che
queste persone senza scrupoli hanno definitivamente rovinato.
Tutto questo “marciume” ha provocato la proliferazione di topi e scarafaggi, che invadono ogni cosa, portando malattie.
Gli esperti ci raccontano di come queste specie di animali si fanno un baffo dell’inquinamento, anzi ne godono,se ne cibano, ingrassano e in un futuro prossimo ci prevaricheranno senza possibilità di rimedio.
Nonostante tutto, l’essere umano continua a fregarsene, non comprendendone l’entità del problema, noncapendo che ognuno di noi, nel nostro piccolo, con lungimiranza, può cambiare le cose e il percorso di questastrada pericolosa che ci sta portando verso l’estinzione.
Nou tutti vegetiamo e il punto di non ritorno é gia qui.
PATRIZIA DIOMAIUTO
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