Il Postepay Rock in Rome è la creatura di Maximiliano Bucci e Sergio Giuliani, padri fondatori di questa kermesse che in pochi anni ha preso a spallate bisonti come l’Arezzo Wave e l’Heineken Jammin’ Festival.
Da sempre all’ippodromo delle capannelle, il Rock in Rome è riuscito dove molti avevano fallito, ossia portare nel centro/sud Italia band e artisti che normalmente erano da vedere se non un viaggio a Milano o nella migliore delle ipotesi in Toscana o Emilia Romagna.
Ció crea un effetto positivo per tutto il carrozzone del business della live music. Molti ragazzi riescono a raggiungere Roma in poche ore e con una spessa di viaggio da affrontare davvero risibile rispetto a viaggi della speranza. Senza dimenticare che rimane un evento assolutamente appetibile anche per chi parte dal Nord Italia, con nomi che fanno sempre più gola.
L’anno scorso ad esempio “big” come Red Hot Chili Peppers, Kasabian e Offspring hanno scelto Roma come location per i rispettivi tours.
Senza dimenticare lo show che il “Boss” Bruce Springsteen ha regalato al pubblico romano (oltre due ore di musica senza battere ciglio).
Cosa bolle in pentola quest’anno? Molti vorrebbero i Foo Fighters, ma attualmente in gruppo di Dave Grohl non è in tour e nemmeno lo sarà in quel periodo, ma mai dire mai.
Gli organizzatori della kermesse puntano forte sui Daft Punk, veri e propri geni che hanno saputo rivoltare la dance music elettronica come un calzino. Il gruppo francese sarebbe la giusta prosecuzione con il concerto avvenuto qualche anno fa dei chemical brothers, che assieme al duo francese ha saputo dare forza mediatica e vigore ad un genere musicale che stava avvizzendo dopo i bagordi anni ‘80.
In attesa dunque di una reunion dei Led Zeppelin (vero e proprio sogno ad occhi aperti degli organizzatori), non resta che attendere l’uscita della line-up…
Ci vediamo al Rock In Rome 2018!
PATRIZIA DIOMAIUTO
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