Sanità, Formigoni indagato per corruzione

Concorso in corruzione aggravata da operazioni transnazionali per l’esistenza di passaggi di denaro su conti svizzeri. È questo il reato contestato a Roberto Formigoni

Concorso in corruzione aggravata da operazioni transnazionali per l’esistenza di passaggi di denaro su conti svizzeri. È questo alla fine il reato contestato nell’informazione di garanzia e invito a comparire spedito in mattinata dalla Procura al Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.

Si tratta in pratica della richiesta di interrogatorio notificata al governatore lombardo nell’ambito dell’inchiesta sui fondi neri della Fondazione Maugeri e gli 80 milioni di euro versati, tra il 2001 e il 2011, ai faccendieri ciellini Pierangelo Daccò e Antonio Simone. Dunque, dopo l’iscrizione sul registro degli indagati, datata il 14 giugno scorso, nonostante le smentite dello stesso Governatore, la Procura ha deciso di giocare a carte scoperte soprassedendo sul reato di violazione del finanziamento illecito e lasciando in vita, aggravato però (aumento di un terzo della pena) quello per la corruzione. Formigoni dunque dovrà ora spiegare in un interrogatorio gli oltre 9 milioni di euro che, secondo una relazione della polizia giudiziaria, avrebbe ricevuto da Daccò sotto forma di vari benefici: dalle lussuose vacanze ai Caraibi, ai voli gratis, alle cene elettorali, all’uso esclusivo di uno yacht fino alla vendita, a prezzi di saldo, di una villa in Sardegna al convivente di Formigoni, Roberto Perego.

Fonte: LA STAMPA.IT

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