Febbraio è cominciato e la frenesia pre-festival sale fra giornali e siti internet, fra anticipazioni, curiosità attorno ai brani e gossip selvaggio. A condurre la 63esima edizione del Festival nazional-popolare ci sarà come noto Fabio Fazio, accompagnato da Luciana Littizzetto.
Fra i brani presenti in concorso (ricordiamo che quest’anno si è scelto di affidare due brani a testa ai partecipanti alla gara) spuntano nomi più o meno noti, a partire dalla più attesa: Chiara, la vincitrice dell’ultimo X-Factor, che presenterà in gara L’esperienza dell’amore, un pezzo scritto a sei mani assieme al padre e a Federico Zampaglione, mente dei Tiromancino, e Il futuro che sarà, con testo composto da Francesco Bianconi dei Baustelle, sicuramente un pezzo pregiato del cantautorato italiano contemporaneo, meno hit della precedente ma siamo pronti a scommettere sulla bellezza del brano.
Gradito ritorno anche per Daniele Silvestri, che presenta A bocca chiusa, un brano dal sapore politico e militante, con citazioni da La società dei Magnaccioni. Il bisogno di te è invece una canzone più disincantata, forse il Silvestri che il pubblico apprezza di più, una scalata dance a là Salirò. Presenti a Sanremo anche i Marta Sui Tubi, esponenti (per noi addetti esponenti da un bel pò di tempo…) della scena indie nazionale, con Dispari (citazioni fra Oscar Wilde e Sonic Youth, in salsa dispari e sincopata) e Vorrei, un brano folk che strizza l’occhio ai nuovi suoni bucolici provenienti da America e Inghilterra.
Non potevano mancare i Modà. Come l’acqua dentro il mare, pezzo ultra-pop che farà felici le fan di Kekko Silvestre, e Se si potesse non morire, brano che probabilmente si farà ricordare solo per il congiuntivo corretto del titolo. Max Gazzè ritorna sul palco più famoso d’Italia con Sotto casa, brano che inneggia al dialogo fra le persone, in tempi duri dettati dalle cadenze sfrenate e ipocrite dei social networks, e I tuoi maledettissimi impegni un pop leggero griffato Gazzè, sofisticato al punto giusto ma orecchiabile e gradevole, fra Battiato e Sting.
Oltre ai 14 concorrenti (fra cui Cristicchi ed Elio e le storie tese), un occhio particolare su ‘Casa Sanremo’, l’area ospitalità del Festival ideata da Vincenzo Russolillo e Mauro Marino, giunta alla sua sesta edizione, che accoglierà artisti, stampa e addetti ai lavori. Studio radio-televisivo e tantissime dirette saranno proposte all’interno dello spazio riservato, comprese esibizioni live, cooking shows e numerose interviste. L’area si snoderà su tre piani del Palafiori dal 10 al 16 Febbraio, e ospiterà sabato notte il vincitore del Festival, al quale verrà donata la statua ad hoc creata dal maestro Michele Affidato.
Sanremo è Sanremo, inevitabile sputarci su vista l’attrazione mediatica che ogni anno il Festival crea attorno a sé: magari quest’anno riusciamo ad ascoltarci in santa pace un paio di canzoni decenti senza Pippi Baudi che tengano.
Marco Della Gatta
Riproduzione Riservata ®