Alla faccia di tanti pseudo colleghi, opinionisti e detrattori Sarri ha rinnovato il contratto con il Napoli. Per tutta la stagione in corso e soprattutto negli ultimi mesi, il 95% dei giornalisti campani e nazionali raccontavano del pericolo addirittura di un clamoroso divorzio dopo una stagione fra il mister e il club partenopeo. Il contratto è stato prolungato fino al 2020 con un aumento dell’ingaggio da 750 mila euro fino a 1,5 milioni di euro. Le parole di mister Sarri alla firma valgono più delle nebulose congetture delle civette: << “Sono alla Filmauro – ha spiegato l’allenatore – insieme al presidente che mi ha trattato come se fossi uno di famiglia. Ne faccio veramente parte. Mi ha offerto un contratto di livello sotto tutti i punti di vista e non era tenuto a farlo perché io già ce l’avevo. Ha fatto un gesto veramente importante e io sono contento perché mi ha riconosciuto tanto. Se sono arrivato a questo livello, lo devo a lui”. Il tecnico ha poi parlato della Champions League:<< La Champions? Ancora mi fa un effetto strano, devo dire, è qualcosa che faccio ancora fatica a metabolizzare. Speriamo di riuscire ad affrontarla con la maggiore lucidità possibile, ma credo che sarà così perché ogni volta che comincia una partita riesco sempre ad essere distaccato dal contesto emotivo. Quando sentirò la musichetta al San Paolo capirò veramente che effetto mi fara’. Sono certo che faremo grandi cose anche grazie al nostro stupendo pubblico”.>> Continua la campagna acquisti per la prossima stagione. La società vuole rinnovare il contratto a Mertens, la proposta del Napoli, tra fisso e bonus, sarà di circa 2 milioni a stagione. Continua il pressing di grandi club stranieri per Higuain, ma nessuno ha messo sul piatto i 94 milioni della clausola di rescissione. Gabbiadini e Valdifiori hanno la valigia in mano, in attesa di trovare un club a loro gradito. Sul fronte degli acquisti frenata per l’olandese Klaseen che vuole rimanere ancora un anno ad Amsterdam, Giuntoli punterebbe tutto su Zielinski mentre la pista su Vecino è ancora calda.
Ciro Florio
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