La donna, croce e delizia anche per se stessa. Multitasking e produttivo, il gentil sesso stupisce anche per le sue fantasie sessuali. Quella più in voga? La coercizione. Sembra che una buona percentuale dell’universo femminile desideri (solo nei giochi di ruoli che si instaurano con il partner) subire una violenza, che può andare dallo stupro al rapporto anale o orale.
Anche su questo argomento è stata condotta una ricerca. Oltre trecento le donne coinvolte dall’Università del North Texas di Notre Dame. Le loro opinioni sono state utilizzate come panel per definire il trend delle fantasie. A quanto risulta, ben il 62 percento prova piacere nell’immaginare di subire uno stupro. Non a caso lo studio si chiama “Women’s rape fantasies: an empirical evalution of the major explanations”, Fantasie di stupro femminili: una valutazione empirica delle principali motivazioni. A condurre i “giochi” è stata la psicologa Jenny Bivona. L’esperimento si è svolto facendo ascoltare voci di donne tramite delle cuffie. Ognuna di loro doveva poi descrivere ciò che immaginava e provava. Il 62 percento ha visto in quelle urla la costrizione ad un rapporto; di queste il 32 subiva stupro, il 28 percento veniva costretta al sesso orale, il 16 anale. Il restante riguardavano fantasie omosessuali: 24 percento immobilizzata da una donna, il 17 costretta a fare sesso da una donna, il 9 percento stuprata e gli ultimi 9 punti percentuali la costrizione a fare sesso orale da una donna. Tutte queste diverse tipologie provocavano nelle intervistate eccitazione.
Come spiega la dottoressa Coffari, psicoterapeuta e sessuologa e presidente del Centro Italiano di promozione alla salute (CIPSal) di Roma, «Le fantasie erotiche sono il modo che l’essere umano ha di autoerotizzarsi mentalmente. L’immaginario erotico è una sorta di zona erotica intrapsichica. Le fantasie possono presentarsi spontaneamente o, al contrario, essere provocate dal soggetto. Possono essere costituite da una sola immagine, come un flash mentale, o da una serie di fotogrammi che si succedono, come in un film. I protagonisti sono spesso persone che si conoscono o che comunque esistono ma talvolta si tratta di personaggi completamente fittizi». Andando nello specifico delle violenze erotiche «Le fantasie di stupro fanno parte di quest’ultimo gruppo. La maggior parte degli autori ritiene che si tratti di un modo per “legittimare un piacere erotico colpevolizzato”: in questa fantasia, cioè, non é la sofferenza subìta ad essere erotizzata, ma il fatto di essere costrette con la forza al coito. Il soggetto in questo modo può negare la responsabilità del piacere, quasi si trattasse di un’espiazione prima del peccato».
Particolare attenzione va posta alla teatralità del sesso, a cui la donna è legata. Come spiega il dottor Bitch, l’universo femminile fantastica maggiormente sulla volgarità che un uomo può utilizzare per parlare di sesso con lei (sentendosi così maggiormente desiderata). L’uomo è diverso. Il punto di vista erotico di sposta sull’atto in sé e questo gli basta per eccitarsi. Non a caso la donna è più celebrale anche in questo. Sta forse in questo la difficoltà per la donna nel raggiungere il piacere. Troppo legata ai pensieri e poco al proprio corpo e conoscenza di quest’ultimo, una su cinque ha dichiarato di raggiungere l’orgasmo con il partner. Delle restanti quattro, una piccola percentuale non ne conosce proprio l’esistenza.
Roberta Santoro
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