Incontrarsi all’alba di un nuovo giorno per fare l’amore mentre sorge il sole può sembrare un’idea davvero romantica, ma quando gli appuntamenti, soprattutto tra giovanissimi, avvengono in luoghi pubblici e sono organizzati tramite social network coinvolgendo partner occasionali e semisconosciuti, di certo l’aspetto romantico finisce per passare in secondo piano, cedendo il passo alla sensualità estrema.
L’outdoor sex, letteralmente “sesso fuori dalla porta”, è la nuova moda tra i giovani italiani. Milano, Bologna, Caserta (dove i giovani si “lasciano andare”, sempre più spesso, all’interno del cimitero di Santa Maria Capua Vetere), ma soprattutto Napoli, sono tra le città simbolo degli incontri hot en plein air.
Dalle panchine agli scogli del lungomare, dai muretti del centro storico ai giardini pubblici: di recente a Napoli, ogni luogo sembra essere un buon sostituto del tradizionale letto a due piazze, per esprimere liberamente la propria sensualità. Una pratica che mette a nudo, in pubblico, non soltanto il corpo, ma anche l’intimità, prima celata, della coppia: amici che vogliono divertirsi al termine di una serata o sconosciuti che praticano il sesso occasionale e senza legami soltanto per sentire scorrere l’adrenalina nelle vene, trasformano la città in un vero e proprio palcoscenico sul quale esibire la propria sessualità spinta.
Sempre più spesso gli appuntamenti sono combinati tramite Facebook, dove esistono diverse pagine dedicate al fenomeno; una in particolare, Sesso a Napoli, fa della nostra città la capitale dell’attività amatoria del momento. Gli incontri al buio si organizzano lasciando post in bacheca, sulla quale si legge davvero di tutto: richieste di ogni genere che mettono in contatto i giovani (e meno giovani) che credono nel piacere della trasgressione e nell’amore libero, che intendono vivere la passione senza freni inibitori, spingendosi oltre i limiti e varcando l’ormai labile confine tra il lecito e il proibito, stabilito dalla morale del senso comune.
La notizia secondo la quale il fenomeno si starebbe allargando a macchia d’olio, è stata diffusa dall’associazione culturale No Comment che, come ha spiegato Antonio Alfano – che ne è il presidente – ha fotografato alcune di queste performances all’aria aperta “in particolare a piazza Miraglia”, ricevendo anche dai cittadini segnalazioni di “episodi simili che sono avvenuti a piazza San Domenico, piazza Bellini e anche piazza Salvatore di Giacomo. E’ un fenomeno al quale va data attenzione perché al di là dell’esibizionismo può diventare estremamente pericoloso. Napoli si presta molto a queste attività per la sua conformazione urbanistica”.
Sorge il dubbio che il sesso esibizionista possa essere praticato, oggi, per ribellarsi alle convenzioni sociali, trasgredendo le regole del buon costume, poiché appare persino difficile stupirsi per atti di questo genere, in un’epoca in cui la stravaganza è all’ordine del giorno e si guarda ai comportamenti estremi, soprattutto in tema di sessualità, come massima espressione della libertà personale e del divertimento.
Il tabù del sesso è stato sfatato già da molto: anche se qualche decennio fa non se ne poteva parlare liberamente senza cadere nell’imbarazzo e la sessualità era vissuta, senza inibizioni, soltanto nella propria camera da letto, dopo qualche timido passo verso la modernità, ci si ritrova catapultati all’estremo opposto di quanto sperimentato dalle nostre nonne, in un mondo in cui l’intimità è sempre meno privata e il sesso diventa un gioco goliardico, illusoriamente scevro da implicazioni affettive.
Il dilagare dell’outdoor sex sembra soltanto un’ulteriore dimostrazione di quanto il sesso esibizionista – atto da praticare sotto l’occhio indiscreto delle telecamere al cinema e in tv e degli ignari cittadini sulle panchine del centro storico di una grande città, ma anche argomento sulla bocca di tutti – veicoli la presenza incalzante di un nuovo e più moderno tabù: i rapporti umani.
Se oggi il sesso è banalizzato e ridotto a mero atto meccanico, privo di significato emozionale, forse dipende anche dalla difficoltà dell’essere umano “moderno” di instaurare relazioni – stabili o meno – che viene aggirata rifugiandosi in incontri occasionali, che non implicano un coinvolgimento emotivo e un contatto profondo e reale con l’altro.
Il contatto emotivo, ormai temuto ed evitato, è soverchiato dal bisogno di un contatto sessuale senza pretese, che mette al sicuro dalla sofferenza e dalle delusioni. L’outdoor sex non comporta cicatrici; solo adrenalina, piacere e divertimento che, tuttavia, come il partner d’occasione, spariscono con il sorgere del sole mattutino.
Sara Di Somma
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