Se fosse un film in uscita al cinema, probabilmente, si chiamerebbe proprio così, Spider Truman e il Palazzo dei segreti. Il film racconterebbe le avventure di un ex dipendente precario, licenziato e in cerca di vendetta, che, dopo aver lavorato per 15 anni in quel di Montecitorio (forse in qualità di portaborse, lui stesso si definisce “servo dei servi”), decide di spifferare i segreti più segreti della casta politica nazionale. L’eroe mette in atto un piano ben congegnato: in un clima di forte diffidenza politica, all’alba di una nuova manovra economica che impone tagli e sacrifici agli onesti cittadini, Spider Truman utilizza un noto social network per raggruppare intorno a sé cittadini furiosi con l’elite politica e raccontare al mondo la propria verità, discutendo, in modo particolare, dei privilegi di cui godono i politici ed indignandosi per i viaggi da questi offerti, gratuitamente, ai propri parenti, per i lauti risparmi in bolletta telefonica, per gli uffici assegnati – ma deserti – e pagati a spese dei contribuenti, per gli esorbitanti stipendi dei barbieri di Palazzo.
La trama vi sembra familiare? In effetti, Spider Truman non è un nuovo supereroe del cinema all’americana, bensì un semplice essere umano – in carne e ossa o solo virtuale? Chi può dirlo… – che da qualche giorno impazza su Facebook, grazie alla pagina “I segreti della casta di Montecitorio”.
Tuttavia, Spider Truman è davvero l’eroe del momento: lo hanno dichiarato tale le quasi 300mila persone che, in poco meno di 72 ore, si sono iscritte alla sua pagina Facebook, avide di conoscere le ultime novità sul Palazzo dell’alta politica italiana e liete di avere un nuovo “luogo” dove condividere la propria rabbia e la propria indignazione per una classe privilegiata, da troppo tempo lontana dai problemi concreti del paese e preoccupata soltanto di se stessa.
È contro questa politica che si scaglia Spider Truman, pubblicando foto e notizie, che chiede di condividere e far girare il più possibile, e che testimonierebbero gli abusi della casta. A suo dire, la pagina creata lo scorso week end, sarebbe già a rischio di censura da parte di Facebook – che avrebbe intimato l’eliminazione dei contenuti inseriti – pertanto, per tutelare l’informazione e la scoperta della verità, l’ex precario di Montecitorio ha creato un proprio blog ed attivato un account Twitter, che pur essendo, per ora, dormiente (ovvero inutilizzato) ha già raggiunto più di 2000 “follow”.
Ogni medaglia ha il suo rovescio e Spider Truman non è stato esente da critiche. In primo luogo, le sue informazioni non sembrano poi tanto segrete: già pubblicate da Rizzo e Stella nel loro celebre libro “La casta”, fanno commentare a molti internauti che Spider Truman avrebbe “scoperto l’acqua calda”; gli sconti, i privilegi, le auto blu e gli stipendi da capogiro sono merce nota e sembra incredibile che facciano ancora scalpore. In secondo luogo, il popolo della rete si domanda perché questo personaggio abbia deciso di agire soltanto ora: se intendeva, realmente, lottare contro la casta mantenendo l’anonimato, perché non l’ha fatto negli ultimi 15 anni? Il sospetto è, chiaramente, che si stia schierando contro un mondo che lo ha rifiutato e che, probabilmente, se non fosse stato licenziato starebbe percorrendo i corridoi del Palazzo fianco a fianco a chi, oggi, sta denigrando. Del resto, pur essendo stato paragonato a Julian Assange, Spider Truman non ha ancora elargito ai suoi seguaci nomi ed informazioni realmente utili e qualcuno inizia ad avanzare dubbi: “Come hai preso il posto? Con il solito test scritto a matita, che poi chi di dovere ha corretto e riscritto a penna? Noi il nome e la faccia ce la mettiamo, tu perché non fai lo stesso?”.
E intanto, si scatena la caccia all’uomo: l’anonimato è da molti ritenuto necessario, per altri è ulteriore fonte di sospetto. Perché non metterci la faccia se si intende lottare con tanto ardore per il proprio paese?
Politici preoccupati, giornalisti e cittadini curiosi: tutti sembrano interessati a scoprire l’identità di questo eroe vendicativo, ma nessuno sembra riuscire a scovarlo e ci si domanda se, in fin dei conti, non sia tutta una “bufala” montata ad arte da qualcuno che intende sfruttare l’attuale clima politico per farsi un po’ di pubblicità. Per di più, il progetto rivelativo di Spider Truman è riuscito a smuovere anche alcune parti politiche: Di Pietro agogna una protesta di piazza, mentre il Pd concorda con la necessità di limitare i costi della politica, proponendo di ridurre il numero dei parlamentari e le relative retribuzioni e di dichiarare la carica di parlamentare incompatibile con altre (impedendo, in sostanza, che uno stesso politico occupi più poltrone contemporaneamente).
Ancora una volta la rete si dimostra uno strumento aggregativo di proporzioni straordinarie, riuscendo a creare grande movimento intorno ad un unico tema di attualità che la maggior parte degli utenti ritiene essenziale. Qualsiasi sia il motivo di tanto astio, infatti, la vendetta personale di Spider Truman ha trovato molti accoliti e generato un diffuso malcontento, smuovendo numerose coscienze civili che, da tre giorni, tramite Facebook invocano la rivoluzione.
“Da un grande potere, derivano grandi responsabilità”: se è a Spiderman che il novello eroe del web si è ispirato nella scelta del nome, c’è inevitabilmente da chiedersi quale sia, se esiste, il potere di Spider Truman.
Sara Di Somma
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