GARA 1 – Storico successo di Tom Sykes (Kawasaki) nel debutto del Mondiale Superbike in Russia. Il britannico ha guidato dalla prima curva la corsa partita su asfalto umido ma con tutti i protagonisti con gomme slick. Il Moscow Raceway ha accolto tra l’entusiasmo generale il primo evento motoristico mondiale di velocità in Russia con un gran pubblico che ha gremito i mastodontici spalti del tracciato. Centrando un ottimo secondo posto in rimonta, Marco Melandri (BMW) ha recuperato altri quattro punti sul leader iridato Max Biaggi (Aprilia), terminato terzo. Tom Sykes, appena confermato da Kawasaki Racing per il 2013 con opzione per le due stagioni successive, festeggia il terzo successo in carriera, il secondo dell’annata. Sfortunato protagonista della corsa Chaz Davies (Aprilia) finito largo dopo un contatto con Leon Haslam (BMW) e poi scivolato mentre puntava al podio. Eugene Laverty (Aprilia) ha perso terreno nel finale cadendo nelle grinfie di Biaggi. Sesto posto per Michel Fabrizio (BMW) in rimonta dalla quinta fila. Il romano ha preceduto Niccolò Canepa (Ducati) e Lorenzo Zanetti (Ducati).
GARA 2 – Colpo doppio di Marco Melandri (BMW) che vince di forza gara 2 a Mosca e balza al comando del Mondiale Superbike, con 308,5 punti contro i 290 di Max Biaggi (Aprilia) a tre gare dal termine. Il debutto del campionato in Russia, davanti a 32.500 spettatori, potrebbe segnare la svolta della stagione dato che Biaggi ha perso la leadership, che deteneva dal primo round in Australia, a causa di una caduta al decimo giro che ha coinvolto anche Leon Haslam (BMW). Entrambi si sono rialzati senza danni ma per il pilota romano la gara è finita lì. Tom Sykes (Kawasaki), vittorioso nella corsa d’apertura, ha resistito per quindici dei venticinque giri, poi ha dovuto cedere a Melandri. Per il ravennate si tratta del decimo successo in Superbike, il sesto di questa stagione, mentre Bmw consolida il comando nel campionato costruttori. Sul terzo gradino del podio è salito Chaz Davies (Aprilia), che è uscito indenne dall’incidente che ha coinvolto all’ultimo giro Eugene Laverty (Aprilia) e Jonathan Rea (Honda), poi finito settimo, mentre Carlos Checa (Ducati) si è salvato con il quarto posto.
Fonte: ANSA
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