Due italiani sul centrale ieri (Starace e Brianti) e due oggi (Schiavone e Bolelli), con un solo vincitore, la milanese. Simone fa appena da sparring partner al debutto di Rafael Nadal che inizia la rincorsa al settimo sigillo parigino liquidando l’azzurro in tre set (6-2 6-2 6-1 in un’ora e 58 minuti). Per 25 minuti c’è stato equilibrio, con lo spagnolo intento a trovare l’assetto giusto (superficie e palle appaiono più lente e pesanti di quelle dello scorso anno) e l’italiano pronto a tirare a tutto braccio tutte le volte che ne aveva facoltà. Dal 2 pari del primo set Nadal infilava 8 game consecutivi ringhiando tutte le volte che Bolelli metteva a segno il dritto a sventaglio. Le occhiatacce del maiorchino all’azzurro si infittivano quando Bolelli recuperava da 0-4 a 2-4 e mancava tre palle per rientrare completamente in partita. Poi altra sfuriata dello spagnolo che piazzava un altro parziale di 8 game ammazzando definitivamente la partita.
VOLANDRI OUT — Fuori anche Filippo Volandri che ha lasciato al tedesco Tommy Haas il match sospeso ieri per l’oscurità con il tedesco avanti due set a uno e 4-2 al quarto. Haas ha chiuso tenendo comodamente gli ultimi due turni di battuta senza dare scampo al livornese che non supera un turno in uno slam dal Roland Garros 2007.
PURE LORENZI — Paolo Lorenzi, l’ultimo degli azzurri al via (erano in sette), era atteso da un esordio durissimo contro la testa di serie numero 12, lo spagnolo Nicolas Almagro, reduce dal successo di Nizza. Lorenzi si è arreso in tre set, ma nel secondo ha servito sul 5-3 e nel terzo sotto 5-4 ha avuto due palle break per rientrare: 6-3 7-5 6-4 in due ore e 32 minuti.
FERRER E GASQUET — Sul centrale buon debutto anche dell’idolo locale Richard Gasquet, testa di serie numero 17, vittorioso in tre set sull’estone Jurgen Zopp che non è mai riuscito a brekkare il rivale (6 palle mancate su 6). Qualche problema, invece, per Janko Tipsarevic che ha lasciato il primo set allo statunitense Sam Querrey prima di riprendersi, vincere il tie break del terzo set per 7 punti a 3 e dominare il quarto per 6-3. Avanti anche David Ferrer, numero 6 del tabellone, che ha stritolato per 6-3 6-4 6-1 lo slovacco Lukas Lacko.
PAURA FISH — “Era come se il cuore stesse per uscire dal petto”. Rivelazione-choc di Mardy Fish, che a Usa Today confessa di essere fermo da aprile per un’aritmia cardiaca. “Non voglio che la gente pensi che abbia scelto di non giocare il Roland Garros perché stanco”, rivela ancora il tennista americano, che ha avvertito i primi problemi a inizio febbraio, in occasione della sfida di Davis contro la Svizzera, dopo la sconfitta con Wawrinka. Poi a Miami, dopo il k.o. con Monaco, Fish si è svegliato alle 3.30 del mattino col cuore che viaggiava a 170-180 battiti al minuto, tre volte il normale per un atleta professionista. “Ero nel panico, pensavo di morire”, ammette Fish, che mercoledì scorso si è sottoposto a un piccolo intervento per risolvere il problema. Il giocatore spera di tornare in campo in tempo per Wimbledon se non addirittura per il Queens, al via l’11 giugno.
Su quello stesso centrale che l’ha vista trionfare due anni fa e perdere la finale del 2011, Francesca Schiavone inizia nel migliore dei modi l’avventura nel suo 12° Roland Garros consecutivo battendo in due set (6-3 6-1) la 41enne giapponese Kimiko Date in uno dei match più “vecchi” nella storia del torneo parigino. Francesca sa di avere puntati su di sè i riflettori di tutta Italia per questa nuova sfida che ai più pare impossibile nonostante la vittoria di Strasburgo di sabato scorso e dopo una stagione abbastanza deludente. Ma calpestare il “Philippe Chatrier” le fa sempre bene.
CORAGGIO RAZZANO — Ma la terza giornata del Roland Garros passerà alla storia per l’eliminazione al primo turno dell’ex numero uno del mondo Serena Williams, superata in un match drammatico e intenso dalla transalpina Virginie Razzano che ha finito per prevalere per 4-6 7-6 6-3 dopo 3 ore e 3 minuti di tennis incredibile. La prima sconfitta della carriera della Williams in un primo turno di uno slam matura quando la vittoria sempre a portata di mano. Serena infatti era stata a due punti dalla vittoria sul 5-4 del terzo set, poi ancora a due punti dalla vittoria sul 6-5 e infine a due punti dalla vittoria nel tie break quando si porta prepotentemente avanti 5-1. Sprecate le 9 occasioni per portarsi a match point, la gara cambia improvvisamente volto con il recupero della francese che si aggiudica il tie break volando poi 5-0 al terzo. La statunitense tenta di reagire, conquista con la grinta tre game consecutivi, ma sul 5-3 è costretta a fronteggiare il primo match point. La francese ne manca 7 in un game lunghissimo, uno con un clamoroso doppio fallo, 5 per errori gratuiti e uno per merito di Serena che invece manca cinque palle del 4-5. All’ottava occasione la francese riesce a mettere k.o. l’ex numero 1 del mondo quando Serena mette fuori di due centimetri l’ultimo colpo del match.
SHARAPOVA — Passa il turno anche la numero 4 del mondo Petra Kvitova che supera per 6-1 6-2 l’australiana Ashleigh Barty e Klara Zakopalova che a punteggio invertito, 6-2 6-1, elimina l’ucraina Lesia Tsurenko. La regina del Foro Italico, Maria Sharapova, ha iniziato l’assalto all’unico slam che le manca superando con un doppio 6-0 Alexandra Cadantu. La rumena non è riuscita a fare nemmeno un vincente: quattro dei diciotto punti ottenuti nel match dalla rumena, sono stati doppi falli della siberiana e 13 gli errori gratuiti di Masha.
Fonte: Gazzetta.it
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