Dopo Roger Federer e Novak Djokovic, oggi a Wimbledon è stata la volta di Rafael Nadal. Lo spagnolo, reduce dalla vittoria del Roland Garros ma anche dallo scivolone di Halle contro il tedesco Philipp Kohlscheiber, ha attivato i meccanismi da erba spazzando via in tre set il brasiliano Thomas Bellucci. L’avvio è stato tutto per il sudamericano che è volato in un baleno sul 4-0, poi Nadal si è messo a giocare sul serio, ha riacciuffato il mancino che ha resistito fino al tie break perdendolo poi per 7 punti a 0. Poi Nadal è andato via facile ed ha chiuso il secondo e terzo set per 6-2 6-3 in 2 ore e 15 minuti. Al secondo turno lo spagnolo sfiderà il ceco Lukas Rosol che ha battuto in 4 set il croato Ivan Dodig.
IN SCIOLTEZZA — Buono anche l’esordio di Jo-Wilfred Tsonga, semifinalista qui lo scorso anno dopo aver recuperato due set di svantaggio a Federer. Il francese ha messo sotto l’australiano Lleyton Hewitt, vincitore di questo torneo nel 2002, per 6-3 6-4 6-4 senza il minimo affanno. Il transalpino ha messo a segno 21 ace, ha fatto 23 punti in 29 discese a rete e non ha mai perso il servizio cancellando tutte le 8 palle break concesse. Ma ha impressionato anche il saldo tra i vincenti (61) e gli errori gratuiti (14), nonostante Hewitt sia da considerare, da tempo, un giocatore sul viale del tramonto. Al secondo turno Tsonga giocherà contro Guillermo Garcia Lopez.
GLI ALTRI — Dopo Nadal sul centrale è sceso Andy Murray che ha impiegato appena un’ora e 34 minuti per domare uno spento Nikolay Davydenko (6-1 6-1 6-4 lo score). Lo scozzese non ha concesso neppure una palla break chiudendo con 10 ace, 27 vincenti e appena 6 errori gratuiti. a faticato un po’ di più l’argentino Del Potro che ha ceduto un set (il secondo) al’olandese Haase: 6-4 3-6 7-6 7-5 il punteggio finale. Il talentuoso bulgaro Grigor Dimitrov ha superato in quattro set il sudafricano Kevin Anderson che ha messo a segno 24 ace (senza doppi falli) contro i 20 di Anderson. E’ stata una battaglia all’ultimo servizio con Anderson che non è riuscito a concretizzare nessuna delle 11 palle break avute e con Dimitrov che è andato a rete 25 volte ottenendo 21 punti. Sospeso per pioggia il match di Ferrer contro il tedesco Brown: lo spagnolo era avanti due set a zero. Le cattive condizioni atmosferiche hanno fermato altre sei gare, tra cui quelle di Roddick e Wawrinka.
SORPRESA — Dopo l’exploit dello scorso anno, quando lottò alla pari per tutto l’incontro con Novak Djokovic, l’australiano Bernard Tomic (testa di serie n° 20) si è arreso al promettente belga David Goffin, esploso quattro settimane fa al Roland Garros. Goffin ha impiegato un set per venire a capo delle traiettorie di Tomic, poi gli ha nascosto la palla giocando con molta sapienza e determinazione. Goffin ha capitalizzato a dovere tutte le palle importanti del match e alla fine il divario in termini di punti è stato contenuto per un match finito 3 set a 1 (121 punti per Goffin, 116 per Tomic). Per la prima volta dal 1938 non ci sono giocatori australiani al secondo turno di Wimbledon. In passato era accaduto anche all’Open degli Stati Uniti del 1985 e al Roland Garros del 2011.
AZZURRI — Impresa solo sfiorata, purtroppo, da Paolo Lorenzi a Wimbledon. Il suo match contro Nicolas Mahut era stato sospeso ieri sera per l’oscurità sul punteggio di due set pari dopo che il senese era stato avanti due set ad uno: 3-6 7-5 7-6(3) 5-7 lo score al momento dello stop. Oggi, nella prosecuzione sempre sul court 4 come da regolamento, il francese non ha concesso alcuna chance al tennista senese: 6-2 in poco più di mezz’ora nel parziale decisivo. Mahut si è confermato avversario molto ostico sull’erba: nel 2010 fu protagonista sempre a Wimbledon del match più lungo della storia del tennis contro Isner. Non ci sarà, però, per il terzo anno di fila la sfida con l’americano, visto che è uscito al primo turno, eliminato dal colombiano Falla. Domani toccherà a Fabio Fognini, influenza permettendo, affrontare sul Centre Court lo svizzero Roger Federer.
Dopo Camila Giorgi, la seconda italiana ad approdare al secondo turno di Wimbledon è Francesca Schiavone che ha superato in rimonta la britannica Laura Robson per 2-6 6-4 6-4. La milanese ha lottato con un problema alla schiena che l’ha condizionata per tutto il primo set e con la maledizione di un campo, il numero 3, ex numero 2, che in passato è stato ribattezzato il cimitero dei campioni. Francesca è stata per tutto il primo set in balia delle onde, dei potenti servizi della britannica che ama picchiare e tirare dritto per dritto. Dopo aver perso di botto la prima frazione per 6-2 con un doppio fallo, l’azzurra ha chiesto l’intervento del fisioterapista per un problema alla schiena. Sul 3-2 del secondo set, Francesca si è salvata dal baratro recuperando da 0-40. Questo delicato passaggio, con Francesca cha iniziava a variare maggiormente il gioco trovando tagli che disorientavano la rivale, ha dato il via ad una nuova partita che l’azzurra ha meritatamente condotto fin quasi sotto lo striscione del traguardo.
RIMONTA — Da quel momento, infatti, l’azzurra ha preso in mano la partita vincendo il secondo set per 6-4 e portandosi avanti 5-1 nel terzo, quando ha mancato due match point sul servizio della Robson che ha recuperato fino al 5-4. Qui l’azzurra si è fatta nuovamente riprendere da 40-15 (il quarto match point è stato cancellato da uno spettacolare passante in corsa di dritto della britannica), ma ha chiuso al quinto match point utile quando la Robson ha mancato una comoda risposta. Francesca vola così al secondo turno dove sfiderà la ceca Kristyna Pliskova.
LE ALTRE — Va male a Karin Knapp: vince il primo set contro Elena Baltacha (6-4), perde il secondo (4-6), poi cede nettamente nel terzo (6-0). Roberta Vinci, invece, ha vita facile contro l’australiana Ashleigh Barty: la tennista tarantina, testa di serie numero 21, si è imposta all’esordio sulla sedicenne, in tabellone grazie ad una wild card, con il punteggio di 6-2 6-4. L’azzurra affronterà al secondo turno la neozelandese Marina Erakovic che ha battuto in due set (6-4 6-4) Ursula Radwanska, sorella della più famosa (e più forte) Agnieszka. La pioggia ha sospeso sul match point l’incontro che Sara Errani sta conducendo sulla statunitense Coco Vandeweghe. L’azzurra ha dominato il primo set per 6-1, poi nel secondo ci sono stati quattro game combattutissimi e solo sul 2-2 l’azzurra è riuscita a scollarsi la rivale. Sul 5-3, invece, ha recuperato da 40-0 e si apprestava a rispondere sul primo match point quando è iniziato a piovere. In tutto sono cinque le gara sospese: tra queste anche quella della Wozniacki. Si riprenderà mercoledì quando andrà in campo anche Camila Giorgi contro Anna Titishvili per accedere al terzo turno.
BIG IN CAMPO — Tra le big fatica molto Vera Zvonareva, finalista qui nel 2010, costretta agli straordinari dalla tedesca Mona Barthel (2-6 7-6 6-4). Buona la prima per Petra Kvitova, campionessa in carica e testa di serie numero 4, promossa al secondo turno grazie al successo l’uzbeka Akgul Amanmuradova per 6-4 6-4. Avanza anche la russa Anastasia Pavlyuchenkova, che si è sbarazzata della svedese Sofia Arvidsson per 6-1 6-2. Serena Williams si sbarazza della ceca Strycova 6-2 6-4. La Azarenka, dopo aver vinto facilmente il primo set (6-1), ha sofferto la rimonta della Falconi nel secondo, salvo piazzare l’allungo decisivo negli ultimi due game chiudendo sul 6-4.
Rey Brembilla
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