La rabdomanzia, si sa, non è una scienza esatta, né una dote verificabile. Eppure verificabili e certificati sono i successi ottenuti da Maurizio Armanetti, noto rabdomante, nella sua attività di ricerca delle acque termali. Una dote che, recentemente, il signor Armanetti sta tentando di applicare anche alla più difficile “arte” della previsione dei terremoti. Una previsione che, laddove si rivelasse esatta, aprirebbe nuove porte all’uso delle doti rabdomantiche in un campo ancora oscuro e poco sperimentato, trasformandosi in una risorsa per l’intera comunità.
Può spiegare brevemente ai nostri lettori di cosa si occupa la sua società e da quanto tempo lavora alla previsione dei sismi?
Certamente: è importante, per dare valore ad una previsione, inquadrare esattamente il soggetto che l’ha generata. Ogni mia affermazione di questa intervista è suffragata da elementi cartacei di riferimento.
La mia società si occupa di ricercare, anche in territori che ne sono ancora “privi”, le preziose acque termali, ed ha raggiunto una specializzazione tale da essere l’unica a livello internazionale ad offrire la “garanzia del successo” in pozzi termali che vanno anche oltre i 500 metri. Tale speciale garanzia si estende anche a quelle zone che ne sono ancora sprovviste e per le quali la scoperta della preziosa acqua termale rappresenta ed ha rappresentato l’avvio di uno straordinario successo turistico. Due recenti scoperte per significare quanto detto: a Scarlino, vicino a Castiglione Della Pescaia, abbiamo scoperto un’acqua antidepressiva, già battezzata l’acqua del “buon umore” con il record mondiale della concentrazione di Litio, il triplo della famosa Acqua Americana Lithia e quattro volte la concentrazione in litio delle acque italiane contenenti questo noto sale antidepressivo. Ancora, vicino a Montalcino, in una bellissima tenuta di 110 ettari abbiamo scoperto (per una immobiliare che la metterà in vendita) un vero fiume termale sotterraneo, che sarà il primo fiume termale privato d’Europa. Successi del passato sono stati riportati, oltre che dai media nazionali, da due testate americane, il diffuso National Enquirer ed il prestigioso New York Times. Questa doverosa premessa sta a significare che nonostante la previsione dei terremoti sia logicamente molto ipotetica, la serietà della previsione è comunque suffragata da quanto affermato che è certificato ufficialmente da Enti dello Stato Italiano.
In che modo la sua attività nella ricerca delle acque termali è collegata alla previsione dei terremoti?
Le mie previsioni si basano sull’ipotesi da verificare che quelle mie “speciali” capacità che mi permettono risultati straordinari nelle ricerca termale “potrebbero”, speriamo sia così, essere utili anche per salvare vite umane. La sfida è partita ed io non temo le grandi sfide, come quando sbaragliai l’equipe del luminare italiano della ricerca termale, il Prof. Roberto Chetoni che contro di me rimediò la più cocente sconfitta di tutta la sua brillante carriera professionale. “Il cervello umano batte il computer”, il “Rabdomante Umano” vince contro il “Rabdomante Elettronico”.
Che grado di accuratezza hanno queste previsioni?
L’accuratezza è assoluta, ora bisogna verificarne l’attendibilità e confrontarla con altri tipi di analisi di prevenzione ai terremoti.
Esistono altri metodi, oltre a quello da lei utilizzato, in grado di prevedere con anticipo le scosse?
Si, l’uomo da sempre cerca di prevedere questi disastrosi sismi ed oggi penso siamo vicini a poterlo fare: radon, comportamento degli animali, allineamenti cosmici, in futuro un satellite…questi sono tutti elementi da valutare. Sono le coincidenze di molti fattori che determinano la probabilità che la previsione sia esatta.
Ho letto che ha previsto per questa primavera, tra marzo e maggio, un sisma in Toscana, e ha provveduto ad avvisare le autorità locali: quale è stata la loro reazione in merito? Sa se sono state predisposte ulteriori verifiche, o se è stato messo a punto un piano di evacuazione per arginare i danni di un eventuale sisma?
Si, nel Comune di Villafranca in Lunigiana con il quale sono in contatto si sono comportati con grande scrupolo ed attenzione e faranno quanto possibile per salvaguardare la salute dei cittadini. Il Consigliere Leonardo Ricci si sta occupando per il Comune di vagliare, giustamente e correttamente, ogni previsione di rischio, svolgendo un’opera encomiabile ed esemplare.
Lei aveva predetto anche il terremoto che ha devastato l’Abruzzo nell’aprile 2009?
No, le mie ricerche partono da dopo.
Sappiamo che il sisma in Abruzzo fu preceduto da una serie di scosse di “avvertimento” (cosa che, stando ai suoi rilievi, accadrà anche in Toscana): secondo lei, alla luce di tutto questo, sarebbe stato possibile evitare in parte il disastro umano? E, se si, perché secondo lei non è stato fatto quanto si poteva?
Questa è proprio la domanda centrale, proprio per evitare la perdita di preziose vite umane, ho chiesto che le mie previsioni pongano gli esperti in preallarme, in modo da valutare se esistono fattori coincidenti alle mie date che facciano temere che il sisma si verifichi proprio in quel periodo. Ed è per fornire dati preziosi agli esperti che mi sono impegnato per verificare se certe capacità umane così precise nella ricerca termale possano essere di ausilio alla prevenzione dei terremoti. Solo dopo la coincidenza di più fattori sarebbe opportuno mettere in attenzione la popolazione.
Cosa consiglia per evitare alla Toscana, secondo le sue previsioni presto interessata da un sisma, la stessa sorte dell’Abruzzo?
Consiglio la scelta vincente contro il sisma, oltre che l’ovvia costruzione antisismica, di verificare con il massimo scrupolo tutte le coincidenze che datano il sisma in un certo periodo preciso; ad esempio io ho fatto la previsione del rischio grave sisma a maggio 2009, smosso emotivamente dal disastro dell’Abruzzo, e ad Agosto, per evidenziare la serietà del rischio, decisi di protocollarlo al Comune di Villafranca in Lunigiana. Bene: da settembre 2009 è iniziata a circolare sempre con più insistenza e diffusione in internet una previsione riferita a Raffaele Bendandi, l’uomo dei terremoti, che dava dei numeri coincidenti ai miei in modo preoccupante, si parla con insistenza dell’11 Maggio 2011; le mie previsioni comprese le scosse di allarme sono 10 marzo, 19-22 marzo, 3-5 maggio e si concludono per l’appunto con il 12 maggio 2011. Anche se la responsabile degli studi di Bendandi dice che dalle carte non si sono descritte previsioni di terremoti, questa data dell’11 maggio 2011 riscontrata nei documenti bruciacchiati di Bendandi impone il massimo scrupolo nel ricercare altri elementi che vadano a confermare il rischio del grave sisma nella primavera del 2011.
Molti lettori potrebbero guardare con scetticismo alle sue affermazioni. Noto però che le sue previsioni non hanno il carattere di una assoluta certezza, ma sono semplicemente dei “campanelli di allarme”, un invito alle autorità a “stare in campana” e a verificare le sue affermazioni con ulteriori accertamenti. E’ così?
Un sano scetticismo, è in questo caso del tutto legittimo, ammetto io per primo l’estrema difficoltà di prevedere i terremoti ma questo non deve distoglierci dal provarci. Per fare cose straordinarie non bisogna pensare che siano impossibili. La storia si ricorda di chi ha il coraggio di mettersi in gioco non di chi evita e lascia allargando le braccia che il terremoto faccia le sue vittime. Le mie previsioni nella loro estrema precisione di luogo e date devono essere viste come uno straordinario materiale di lavoro per i tecnici ed esperti in terremoti. Le premesse, all’inizio dell’intervista, di una parte di quanto ho fatto fino ad oggi e delle sfide impossibili vinte le ho messe proprio per rispetto a chi giustamente scettico dice ma perché devo prendere per serie in mezzo a tante previsioni balzane quelle di Armanetti? Perché alle spalle di queste previsioni c’è una storia di serietà ed impegno e di capacità professionali dimostrate e certificate ufficialmente. A fine Maggio 2011 rifletteremo di quanto nel frattempo sarà successo.
Giuliana Gugliotti
Riproduzione Riservata ®