Milano – La decisione del gup farà discutere. E non poco. Il presunto terrorista tunisino Ben Mabrouk Adel, detenuto per oltre 7 anni a Guantanamo e consegnato all’autorità giudiziaria italiana nel 2009, in base a un accordo tra Italia e Stati Uniti, è tornato libero. Nel condannarlo con rito abbreviato a due anni, il gup di Milano Maria Vicidomini ha riconosciuto la sospensione condizionale della pena e ha disposto dunque la scarcerazione. Adel era ricercato in Italia per associazione per delinquere aggravata dalle finalità terroristiche.
Detenzione illegale a Guantanamo Sulla decisione del gup ha pesato la detenzione “illegale” da lui sofferta nella base militare di Guantanamo per oltre 7 anni. Il procuratore aggiunto Armando Spataro, infatti, aveva chiesto la concessione delle attenuanti generiche per il tunisino, di 40 anni, che a fine anni ’90 faceva il barbiere nella moschea milanese di viale Jenner, proprio per la carcerazione illegale di Guantanamo. Richiesta che il gup ha accolto condannando l’imputato a due anni con sospensione della pena, come chiesto dal pm.
Catturato nel 2001 Il tunisino, che fino all’ottobre del 2001 avrebbe fatto parte della stessa associazione terroristica dell’ex imam di viale Jenner Abu Imad, era stato catturato nel novembre del 2001 tra l’Afghanistan e il Pakistan e poi dal febbraio del 2002 in poi era rimasto prigioniero a Guantanamo. Del novembre 2009 è la sua consegna alle autorità italiane, seguita da oltre un anno di carcerazione in Italia fino alla sua liberazione di oggi. La pena massima per il reato di associazione per delinquere aggravata dalle finalità terroristiche è di 7 anni e mezzo.
Fonte: Ilgiornale.it
Riproduzione Riservata ®