BERLINO – Bufera sul governo di Angela Merkel. Messo alle strette dallo scandalo della sua tesi di dottorato plagiata 1, il ministro della Difesa, barone Karl Theodor zu Guttenberg si è dimesso. Con lui il centrodestra (la coalizione formata dalla Cdu della cancelliera, dal partito-fratello bavarese Csu cui appartiene Guttenberg, e dai liberali del vicecancelliere Guido Westerwelle) perde un uomo-chiave, l’enfant prodige che fino a prima dell’esplosione dell’affaire era definito da tutti i sondaggi l’uomo politico più popolare del paese, anche più della stessa premier.
“Non ce la faccio più, ho raggiunto i limiti della sopportazione”, ha detto il barone zu Guttenberg stamane poco dopo le 11 annunciando la sua scelta di gettare la spugna. A soli 39 anni, egli sembra alla fine di quella che sembrava una promettente carriera politica da astro nascente. E sostituirlo per Angela Merkel non sarà facile nel complicato gioco di equilibrio tra poltrone e poteri nel suo partito e nella Csu.
Figlio d’una famiglia di antica nobiltà, dinamico, elegante ma anche appassionato di musica rock, sposato a una discendente del Cavour tedesco (il padre dell’unità nazionale, cancelliere Otto von Bismarck) Guttenberg è inciampato su un errore clamoroso. O meglio, una macchia nera del suo passato, finora sconosciuta, è stata scoperta dagli attivissimi investigative reporters dei media tedeschi. E’stata la Sueddeutsche Zeitung, il prestigioso quotidiano liberal di Monaco di Baviera, a scoprire qualche settimana fa che il ministro aveva sistematicamente copiato e plagiato nella scrittura della sua tesi di dottorato. Senza citare le fonti.
E’ un caso che in Italia, a fronte degli scandali di casa, farebbe ridere. Ma in Germania certi peccati, come la truffa o l’inganno, sono presi molto sul serio. Specie se si sospetta che siano i politici d’alto rango a commetterli. All’inizio Guttenberg aveva minimizzato, parlando di errore in buona fede. Poi, messo sotto pressione dalle accuse dei media e delle opposizioni (Spd, Verdi, Linke) si era rassegnato a rinunciare al titolo di dottore. Troppo poco e troppo tardi per sottrarsi al crescente fuoco di fila delle critiche. Anche esponenti del centrodestra, tra cui la ministro Annett Schavan, avevano detto di vergognarsi per il caso Guttenberg. E nelle ultime ore centinaia di rettori, docenti universitari e accademici avevano scritto e pubblicato una lettera di protesta indirizzata alla cancelliera. Una simile leggerezza in un caso di plagio in una tesi, affermano, è inaccettabile, ne va del rispetto e della reputazione del mondo scientifico. E stamane appunto Guttenberg si è arreso. Né la sua popolarità, né l’appoggio aperto della Bild, il quotidiano più letto d’Europa, sono bastati a salvare la sua carriera.
Con Guttenberg Angela Merkel perde uno dei ministri più importanti del suo governo, e la Difesa si trova scoperta proprio mentre, tra la continua emergenza della missione in Afghanistan e la crisi in Libia, Berlino ha bisogno di capacità di decisioni veloci a fianco degli alleati Ue e Nato. Unica consolazione per la Cancelliera: con il barone ed ‘ex dottore’, come i media chiamano ironicamente il ministro copione, esce di scena il rivale più temibile nel centrodestra. Da tempo le ambizioni di Guttenberg di diventare un giorno capo dell’esecutivo erano palesi. Ancora una volta ‘Angie’ ha avuto la meglio sui suoi rivali maschi. Ma lo scandalo Guttenberg è un pesantissimo colpo d’immagine per il centrodestra tedesco, in questo 2011 in cui, dopo la disfatta elettorale di Amburgo due domeniche fa, si svolgeranno in altri 6 dei 16 Stati della Repubblica federale consultazioni politiche che si annunciano molto pericolose per la coalizione al potere.
Fonte: Repubblica.it
Riproduzione Riservata ®