Il mercato del Napoli ha deluso i tifosi, anche quelli più sfegatati. Dopo la scorsa stagione dopo un terzo posto conquistato con un bel calcio, sempre con l’amaro in bocca per i troppi punti persi con le piccole, la coppa Italia vinta contro la Fiorentina e la bella prova fatta nel girone di Champions contro Borussia e Arsenal, i tifosi erano convinti che con i giusti innesti in questa stagione si potesse provare a vincere il tricolore e come minimo puntare alla qualificazione alla prossima Champions League. Le cose come sappiamo non sono andate così. La dirigenza è stata sedotta dalla strizzata d’occhio di Mascherano, utile per farsi rinnovare contratto maggiorato, bidonato nel momento della firma da Gonalons. Cose normali che possono succedere nel calciomercato, ma il dopo è stato fantozziano. Non si è voluto trovare una soluzione per Reina, vero leader nella scorsa stagione, non si è riusciti subito a sbarazzarsi dei vari Behrami, Pandev e Dzemaili per giunta svenduti e infine si è voluto puntare su autentiche scommesse come Michu, Koubaly, De Guzman e Lopez mentre Roma e Juventus aumentavano valore delle loro rose. De Guzman ha siglato il gol vittoria contro il Genoa, speriamo che sia di buon auspicio. Koubaly non è male ma non è il nuovo Thiago Silva. I tifosi del Napoli quello che non perdonano a De Laurentiis di non aver fatto acquisti prima del preliminare contro il Bilbao. La stragrande maggioranza dei tifosi è convinta che il presidente sperasse di superare il turno per poi con i trenta milioni della competizione comprare i giocatori necessari, peccato che non aveva fatto i conti con gli errori della difesa azzurra. Adesso su molti giornali napoletani scrivono che il presidente ha chiamato tutti a rapporto per questo calciomercato ma perché lui dove era? Magari se invece di avere sua moglie e figli nell’organigramma della società aveva persone che ne capiscono di calcio da affiancare a Bigon non sarebbe meglio? Altra cosa che non è andata giù ai com’è stato gestito il caso Callejon. Sul giocatore spagnolo c’era il forte interesse dell’Atletico Madrid. Il numero sette partenopeo voleva andare via, perché incaponirsi sulla richiesta di trenta milioni quando si poteva chiudere intorno ai ventidue massimo venticinque? Adesso abbiamo un giocatore non felice che nella doppia sfida del preliminare è stato abulico per poi segnare a Genova e arrabbiarsi quando è stato sostituito. Il tecnico Benitez pure lui è finito sulla graticola. La scelta di fare giocare Britos e non Zuniga, poi regolarmente in campo domenica, è stata assurda. La scelta di Gargano al posto di Inler felice nella partita di andata, perché poi non schierare lo svizzero nel ritorno? Forse si è sperato di venderlo last minute? Certo Benitez si aspettava ben altro dal mercato di quest’anno ed è normale che non voglia rinnovare il contratto, come Higuain che se nella prossima stagione decidesse di andare via nessun tifoso napoletano lo fischierà al suo ritorno in città.
Ciro Florio
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