Il 2012 è stato l’ anno di iOS e Android. Solo nel periodo di Natale sono triplicate le attivazioni rispetto al 2011. Sempre più App a disposizione degli utenti. Le applicazioni presenti in App Store sono circa 800000 (800 mila). Google ha stilato anche la sua classifica delle migliori App Android su Google Play: EverNote, Pinterest, Expedia, Fancy, Pocket, Grimm’s Snow White, Ancestry, Seriesguide, Pixlr eTed. Il 2012 è stato anche l’anno dei reader digitali, apple ibook, amazon kindle, mondadori kobo. Ma il mondo hi-tech è caratterizzato anche da flop. La rivista Wired US ha provato a classificarli. Ad esempio al primo posto c’è il flop del nuovo servizio di Mappe per iOS 6. Apple ha deciso di lanciare un servizio di mappe, che in ambiente iOS 6 avrebbe sostituito Google Maps. Il servizio di localizzazione però è stato un fail e Tim Cook si è visto costretto a scrivere una lettera di scuse ai propri utenti. “Alla Apple ci sforziamo di fornire prodotti di livello mondiale che diano la migliore soddisfazione ai nostri clienti“, ha scritto il CEO di Apple “con il lancio di App Maps … non ci siamo riusciti“. Il CEO si è scusato per la “frustrazione” arrecata ai clienti e ha invitato a usare altri sistemi di navigazione satellitare: “Più i nostri clienti utilizzeranno Maps e più migliorerà e mentre migliorate Maps potete provare alternative come scaricare mappe dall’App Store come Bing, MapQuest e Waze, o usare le mappe di Google e Nokia andando sui loro siti e creandovi un’icona sul desktop che riporti all’App online di riferimento“.
Secondo la polizia australiana gli errori erano talmente gravi che avrebbero potuto mettere a rischio la vita delle persone. Tra gli altri “epic fail” troviamo quello della Rim, per il pluriannunciato Blackberry 10, interamente “touch”, che non è mai uscito. A sfiorare il flop è anche Instagram che ha annunciato, e poi ritirato, un nuovo regolamento sulla proprietà dei contenuti, secondo cui le fotografie degli utenti avrebbero potuto essere commercializzate. Anche l‘entrata in borsa di Facebook non è andata secondo le aspettative. Fail anche per il Google Nexus Q, un riproduttore musicale sferico e costosissimo che funziona però soltanto con Google Play e YouTube e non con iTunes.
Giusy De Angelis
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