Conclusa la sosta per le nazionali, ritorna il campionato di calcio. Sarri e i suoi uomini nei prossimi ventuno giorni dovranno affrontare sette squadre fra campionato ed Europa League. Domenica 13 settembre alle ore quindici, i partenopei giocheranno in Toscana contro l’ex squadra del loro mister: l’Empoli. Dopo quattro giorni allo stadio San Paolo alle ore diciannove i belgi del Brugge per il primo match nella competizione europea. Il venti settembre alle ore venti e quarantacinque sempre a Napoli la Lazio di Pioli, poi primo turno infrasettimanale in trasferta a Carpi dopo tre giorni. Il ventisei settembre alle ore venti e quarantacinque di scena la Juventus campione d’Italia di Allegri, poi il primo ottobre in Polonia contro il Legia alle ventuno e il Milan al San Siro il quattro ottobre. Questi sette incontri ci diranno in parte il ruolo che i partenopei avranno in questa stagione, in lotta per qualificarsi alla prossima Champions League oppure per un posto in Europa League. La nota positiva di questi incontri che svolgeranno quattro volte in casa, fattore da sfruttare al massimo. Il tecnico Sarri dovrà dimostrare tutto il suo valore, in meno di un anno è passato da allenare una provinciale a un top club, da preparare un solo match a settimana a tre. Purtroppo anche quest’anno il mercato è stato deficitario, la dirigenza non ha rinforzato la squadra nel suo anello più debole la difesa. I soli Reina, Hysaj e Chiriches sono troppo poco. Dopo due giornate gli azzurri hanno appena un punto, frutto di un pari in casa contro la Sampdoria. La squadra ha ancora le gambe imballate dai pesanti allenamenti del tecnico. Il modulo 4-3-1-2 non esprime il forte potenziale offensivo della squadra. Gabbiadini non è felice della panchina, Callejon dopo un primo anno mirabile è l’ombra di se stesso, Maggio sulla fascia non regge più, David Lopez e Jorginho dei veri pacchi e gli svarioni di Albiol. La piazza è scontenta del mercato, della poca organizzazione a livello del societario facendo registrare meno di diecimila abbonamenti. Riuscirà Sarri a superare questo primo scoglio?
Ciro Florio
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