Nei prossimi giorni la piattaforma dei 140 caratteri lancerà una nuova versione della sua app per iOS e Android e permetterà agli utenti di creare chat private fino a 20 persone oltre a catturare, montare e postare video di 30 secondi. E’ in effetti una piccola grande rivoluzione per i microblogger, ma nelle aspettative degli sviluppatori di San Francisco dovrà aiutare il servizio a colmare le distanze rispetto ai social network concorrenti, Facebook e Whatsapp in testa.
Altra grandissima novità in casa Twitter, la funzione “video” sarà disponibile già dai prossimi giorni. Una funzione che renderà ancora più fruibile la piattaforma per giornalisti e professionisti dell’informazione, ma anche per quegli utenti che usano Twitter per informarsi con tempestività. I filmati entreranno direttamente nella timeline, anche se non verranno attivati in automatico con lo scrolling. Bisognerà cliccarci sopra per poterli vedere. Tutti segnali questi che la battaglia per l’ultimo post, combattuta a colpi di piccole innovazioni, la maggior parte delle quali ininfluenti alla fin dei conti, è appena iniziata.
Un po’ di storia: la nascita di Twitter risale al 2006, a un lungo brainstorming fra i membri di Odeo, una società californiana che stava per lanciare una particolare piattaforma di creazione e gestione dei podcast dal funzionamento molto simile a quello di una casella vocale. L’idea non venne mai alla luce perché di lì a poco, col lancio del primo iPhone, Apple avrebbe lanciato una nuova versione totalmente rivoluzionata di iTunes, che avrebbe capillarmente diffuso in tutti i telefoni e gli iPod di nuova generazione una piattaforma integrata per la sottoscrizione e la gestione dei podcast. Trovatisi a un binario morto, i membri di Odeo iniziarono a cercare un’altra idea originale che li salvasse da un fallimento sicuro. Un giorno, seduto su un’altalena al parco mentre mangiava cibo messicano, Jack Dorsey ebbe l’idea di un servizio che permettesse a un individuo di comunicare con un ristretto numero di persone attraverso degli SMS.[6]
Il primo nome del progetto fu twttr, nome ispirato all’allora già fortunato Flickr ed ai 5 caratteri di lunghezza dei numeri brevi per l’invio degli SMS negli USA. Gli sviluppatori scelsero inizialmente il numero “10958” come codice breve per l’invio dei messaggi, numero che fu presto rimpiazzato dal più semplice “40404”.[7] Lo sviluppo del progetto iniziò ufficialmente il 21 marzo 2006 quando Dorsey alle 21.50 PM (PST) pubblicò il primo Tweet: “just setting up my twttr”. Il primo prototipo della piattaforma è stato testato internamente fra gli impiegati di Odeo, mentre la versione finale è stata lanciata e aperta al pubblico il 15 luglio 2006. A ottobre del 2006 Biz Stone, Evan Williams, Noah Glass, Jack Dorsey e alcuni altri membri di Odeo hanno creato la Obvious Corporation, hanno assorbito Odeo e riscattato tutti i suoi progetti, inclusi Odeo.com e Twitter.com, dagli investitori e dagli azionisti della precedente società. Nell’aprile del 2007 Twitter si è costituita come società indipendente. (Wikipedia)
Antonio Gargiulo
Riproduzione Riservata ®