Potrebbe non essere il 21 dicembre 2012 la fine del mondo. E non sono i Maya a dirlo ma gli studiosi del Nasa Jet Propulsion Laboratory di Pasadena. La minaccia per la vita sulla Terra verrebbe dal cielo. Il suo nome è 2011 AG5, e si tratta di un asteroide che il 5 febbraio del 2040 passerà ad una distanza davvero ravvicinata dalla Terra. La probabilità che l’asteroide colpisca realmente il pianeta, secondo i calcoli degli studiosi, è di una su 625. Scoperto l’8 gennaio del 2011 dai telescopi di Mount Lemmon in Arizona, È molto più piccolo delle dimensioni dell’asteroide che avrebbe colpito la terra 65 milioni di anni fa portando all’estinzione i dinosauri. Ma AG5 è comunque sufficientemente grande (140 metri di diametro) da rendere un ipotetico impatto, assai devastante.
La minaccia insomma, per quanto remota nel tempo, non è di quelle da prendere sottogamba. Anche se non stando alle valutazioni attuali, non è del tutto escluso che si tratti di uno degli 8.744 corpi celesti che sfiorano la terra senza colpirla. In base alla scala Torino sui rischi di impatto, da 0 a 10 2011 AG5 è classificato come “1”. Ciò significa che al momento la collisione è possibile, ma estremamente improbabile. A causa della sua attuale posizione nel cielo diurno però, non è possibile osservarlo dai telescopi terrestri, e di conseguenza l’orbita della sua traiettoria non può essere calcolata con precisione. Bisognerà attendere fino all’autunno 2013 quando AG5 si avvicinerà a 91 milioni di miglia dalla Terra. Solo così – ha detto Don Yeomans, direttore NASA Near-Earth Object Program Office del Jet Propulsion Laboratory – “sarà possibile osservare questa roccia spaziale e indicare più precisamente la sua orbita”. La notizia ha riacceso l’interesse della comunità spaziale internazionale sulla possibilità di deviare la traiettoria degli asteroidi. I più avanti in tal senso sono i Russi che – memori forse di tante imprese cinematografiche nei film di fantascienza come Armageddon o Deep Impact – starebbero lavorando al progetto di una sonda da inviare vicino all’asteroide per deviarne il tragitto.
Riproduzione Riservata ®